Pomigliano d’Arco, clochard picchiato a sangue e ucciso davanti supermercato

di Redazione

Lo hanno pestato con calci e pugni in strada fino a farlo morire. Vittima un uomo di origine africana che viveva da clochard a Pomigliano d’Arco, in provincia di Napoli. – continua sotto – 

Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri, nella notte tra domenica e lunedì sarebbe stato aggredito brutalmente da due giovani nei pressi del parcheggio di un noto supermercato, in via Principe di Piemonte, vicino al Parco delle Acque. Poi avrebbe camminato per qualche metro fino ad accasciarsi all’interno di una corte condominiale, luogo in cui è stato soccorso ancora in vita, prima del decesso all’ospedale di Nola.

Dopo alcune ore trascorse per l’identificazione dell’uomo, che era privo di documenti, è emerso che si tratta di Frederick Akwasi Adofo, quarantenne proveniente dall’Africa centrale, che era solito passare la notte riparandosi nei pressi del supermercato dove di giorno chiedeva l’elemosina e aiutava i clienti a portare la spesa.

Da quanto si apprende, l’uomo era nel mirino da tempo di un gruppo di giovani balordi che lo prendevano in giro per il suo stato di indigenza e il colore della pelle. Già lo scorso inverno fu vittima di un pestaggio. Poi, l’altra notte, intorno alle 2.30, i bulli sono tornati a colpire, stavolta cagionandogli addirittura la morte per emorragia interna addominale provocata dalle pesanti percosse subite. – continua sotto – 

Delle indagini si occupano i carabinieri della compagnia di Castello di Cisterna che, anche attraverso l’analisi di filmati di videosorveglianza, stanno ricostruendo i momenti immediatamente antecedenti il pestaggio per arrivare all’identificazione dei responsabili.

Frederick era amato dai residenti della zona, che da stamani stanno lasciando fiori, qualche cero e biglietti sulla panchina antistante il supermercato dove chiedeva l’elemosina. “Sei libero da tutto – scrive un cittadino – vola felice con gli angeli”. E davanti al supermercato, molti si fermano per raccontare di quanto fosse dolce e gentile con tutti. “Aveva il vizio di bere – racconta una donna – ma non faceva male a nessuno. Ricordava i nomi, e augurava a tutti una buona giornata, che gli dessero qualcosa o meno”.

Anche i dipendenti del supermercato conoscevano Frederick: “Stava sempre con noi – spiegano – mangiava qualcosa, ci chiamava amici, my friend, ci mancherà”. Qualche residente racconta che l’uomo era solito augurare “buona scuola” ai bambini della zona che lo incrociavano. “Non è possibile arrivare a tanto – afferma una donna – come si può essere così cattivi. Picchiare senza un motivo una persona così gentile. Ci vergogniamo, che il Signore ci perdoni”.

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