Flebili speranze per portare a termine il salvataggio del sottomarino Titan, scomparso vicino al relitto del Titanic ormai più di quattro giorni fa. Le scorte di ossigeno, secondo i calcoli, sono terminate ma le operazioni di salvataggio proseguono. Il robot telecomandato che dovrebbe eventualmente agganciare il Titan ha finalmente raggiunto il fondale. Le autorità canadesi e americane stanno cercando il sommergibile in un’area più estesa della Sicilia e la sfida di localizzare e recuperare il sommergibile appare sempre più ardua.
La Guardia Costiera degli Stati Uniti ha annunciato che sta continuando le operazioni di “salvataggio” del sommergibile Titan e dei suoi cinque occupanti dispersi vicino al relitto del Titanic, nonostante il temuto esaurimento delle scorte di ossigeno. “Anche in casi particolarmente complessi, la volontà di vivere delle persone deve essere presa in considerazione. E così continuiamo a cercare e continuiamo i nostri sforzi di salvataggio”, ha detto il contrammiraglio John Mauger, capo delle operazioni di ricerca alla Nbc.
I suoni rilevati all’inizio di questa settimana nella ricerca del Titan scomparso erano generati dal “rumore di fondo dell’oceano”, secondo le prime analisi della Marina statunitense, riporta Sky News. Il contrammiraglio John Mauger ha dichiarato che gli ufficiali stanno continuando le loro analisi ma ha aggiunto che la Guardia Costiera degli Stati Uniti non sta aspettando un rapporto completo per intervenire. La Marina continuerà a cercare tutte le “informazioni disponibili” sui suoni subacquei rilevati.
Il piccolo sottomarino turistico, partito il 16 giugno, è disperso nell’Oceano Atlantico al largo del Nord America. Ha iniziato la sua discesa domenica mattina e ha perso i contatti con la superficie poche ore dopo: “Domenica, verso le 17.40, la guardia costiera stata informata che la nave di ricerca Polar Prince, che si trovava a circa 1450 chilometri a est di cape Cod, sopra il sito del Titanic, aveva perso contatto con il loro sommergibile con 5 persone a bordo”, spiega l’ufficiale Robert Simpson. “Il sommergibile ha lasciato la nave per l’immersione verso le 8 del mattino e hanno perso contatto nel giro di due ore. Dopo avere atteso il ritorno, hanno avviato una prima ricerca e non sono stati in grado di trovare niente o nessun segno del sottomarino e hanno contattato la guardia costiera”.