Aversa (Caserta) – L’Istituto comprensivo “Gaetano Parente” di Aversa, grazie alle idee innovative apportate dalla dirigente scolastica Angela Sodano, getta le basi per partire con il famoso progetto “Dada”. – continua sotto –
L’idea è quella di poter proporre il progetto, nell’ambito del Pnrr 4.0, come un modello paradigmatico sia dal punto di vista metodologico che organizzativo che si ponga come eccellenza delle buone pratiche della scuola italiana. L’attuazione del Dada, con la creazione di ambienti di apprendimento attivi dove gli studenti diventano sempre di più soggetti attivi della propria formazione, intende favorire la diffusione, nella didattica quotidiana, di approcci operativi che tengono conto della “piramide dell’apprendimento” in cui il “fare” garantisce una migliore sedimentazione delle conoscenze oltre che l’acquisizione di abilità e competenze. Il ripensamento della modalità di fruizione degli spazi educativi implica una necessaria fluttuazione da parte degli studenti tra le “isole didattiche”.
Tale approccio “dinamico e fluido”, considera gli spostamenti degli studenti buona occasione per l’ottimizzazione dei tempi morti, nei cambi d’ora, e stimolo “energizzante” la capacità di concentrazione come testimoniato da accreditati studi neuroscientifici. Presupposto indispensabile per il conseguimento degli obiettivi previsti è la condivisione forte, nelle comunità educativa (docenti, personale Ata, alunni e famiglie), di intenti e prospettive, così da raccogliere con entusiasmo le rinnovate sfide.
Per realizzare il progetto Dada è stato necessario ripensare integralmente lo spazio educativo a partire dalla sua fisicità, collocando sui diversi piani dell’edificio scolastico i dipartimenti disciplinari partendo dai laboratori già esistenti. Gli stessi dipartimenti sono stati resi facilmente identificabili a partire dai corridoi grazie ad un’adeguata segnaletica e differenti colori dipartimentali. La struttura moderna, la presenza di un’unica sede, la reiterazione delle caratteristiche degli spazi architettonici hanno quindi suggerito una individuazione di aree-dipartimenti che facilitano lo scambio di informazioni e metodologie fra i docenti afferenti alle medesime aree disciplinari.