Aversa, cessione area ex fiera e abbattimento ex convento: scontro D’Angelo-Villano

di Jacopo Grassia

Aversa (Caserta) – “La maggioranza che regge le sorti della nostra città, in questi ultimi mesi che mancano per la fine del mandato, si sta lanciando in discutibili scelte in materia urbanistica che rischiano di segnare per lungo tempo il futuro di Aversa”. Le opposizioni cittadine all’amministrazione guidata dal sindaco Alfonso Golia si dicono allarmate per quanto sta avvenendo in città. – continua sotto –

A tenere banco due vicende su tutte: la cessione all’Università Vanvitelli di diverse migliaia di metri quadrati di suolo in quella che era l’area dell’ex fiera settimanale,  poi destinata ad insediamenti produttivi che non si sono mai realizzati, in via della Repubblica, e il mancato acquisto dell’ex convento di San Girolamo in piazza Marconi con l’intento di abbatterlo per la parte ancora in piedi dopo il crollo parziale di tre anni fa, per realizzare una piazza più pulita libera da questo edificio, orrendo, di metà Novecento.

Per quanto riguarda la cessione di suolo all’Ateneo per realizzarvi laboratori e altre strutture a servizio, la polemica è doppia: c’è il mancato rispetto della promessa di “zero utilizzo di suolo” e l’illegittimità urbanistica di realizzare laboratori e aule senza che il comune abbia adottato una variante al piano regolatore generale che in quella zona prevede tutt’altro. Insomma, non basta la risicata autorizzazione a costruire in deroga che è stata concessa con una risicata maggioranza in occasione dell’ultima seduta del Civico consesso. In questo senso vi sono diverse sentenze tra cui una recente del Consiglio di Stato.

“In Consiglio Comunale – ricorda Eugenia D’Angelo, consigliera del Pd sponda opposizione – ho chiesto che questa sentenza fosse allegata al verbale dei lavori e sono uscita dall’Aula dichiarando che la adozione delle delibere erano illegittime e che, pertanto, non partecipavo al voto riservandomi di porre in essere tutti gli atti conseguenziali”. La battagliera esponente dell’opposizione aggiunge: “Anche il parcheggio previsto nei lavori del carcere mandamentale è illegittimo. Occorre, per queste opere, l’adozione di una variante urbanistica. E vale anche per il palazzetto dello sport sull’area della fiera settimanale”. – continua sotto –

A D’Angelo risponde il vicesindaco con delega all’Urbanistica, Marco Villano: “Il dirigente ha dato parere positivo. Due volte. Se mi avesse detto che ci vuole la variante avremmo fatto la variante. Noi siamo organo di indirizzo politico e abbiamo deliberato due volte cosa intendiamo fare nell’ex area pip”. Villano conclude con una frecciata: “Se qualche consigliere preferisce, anche rispetto ad un deliberato del Consiglio comunale, che quell’area resti così come è solo perché deve fare un po’ di propaganda denigratoria lo facesse. Da parte nostra, se dobbiamo tornare in Consiglio per realizzare quello per il quale abbiamo lavorato per due anni e che rappresenta un grande progetto di rigenerazione urbana, ci andremo altre cento, mille volte”.

L’altro argomento riguarda la vendita ad un privato dell’ex convento di San Girolamo ad un privato da parte dei Frati Minori. I contorni della vicenda non sono chiari. L’unica cosa certa è che si tratta di un caso classico di quelli che vedono il comune nel poter scegliere se esercitare o meno il diritto di prelazione trattandosi di un bene di proprietà di un ente religioso e, al momento, l’argomento non è stato ancora oggetto di un Consiglio comunale. Il Comune, dopo il crollo parziale, intavolò una sorta di trattativa informale, ma domanda e offerta erano lontane. Si è poi saputo che il bene sarebbe stato ceduto ad un imprenditore aversano, ma del diritto di prelazione del comune non vi è traccia.

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