Aversa, il Piano urbanistico comunale ancora in alto mare

di Jacopo Grassia

Aversa (Caserta) – Piano urbanistico comunale: si allungano i tempi per l’adozione. A quattro anni dell’insediamento di questa amministrazione, con due anni di assessore tecnico e con altrettanti con un assessore politico, la maggioranza guidata dal sindaco Alfonso Golia rischia seriamente di non approvare lo strumento di pianificazione urbanistica. Questa la sensazione all’indomani della seduta della Commissione Urbanistica per parlare del Puc. Assente il presidente Mimmo Menale, che ha delegato il consigliere Mariano Scuotri, a presiederla il consigliere anziano Paolo Santulli, presenti i componenti Giuseppe Stabile, Vincenzo Angelino e Gianluca Golia delegato da Francesco Di Palma. – continua sotto –

Presenti, inoltre, l’assessore Marco Villano ed il dirigente Raffaele Serpico nonché l’architetto Pio Castiello in rappresentanza del gruppo dei redattori, così come richiesto dai consiglieri comunali che avevano chiesto la convocazione della commissione: Di Palma, Santulli e Stabile. Ed è stato proprio Santulli ad aprire i lavori ricordando che il 30 giugno è scaduta l’adozione del Piano Urbanistico Comunale ed ha sollecitato Castiello a rappresentare lo stato dei lavori. Quest’ultimo ha fatto la cronistoria di tutte le tappe che si sono susseguite dal loro insediamento, chiarendo che solo ultimamente i progettisti hanno ottenuto tutti gli strumenti dagli uffici per poter completare la panoramica dei dati. L’incontro è iniziato con un’ora di ritardo a causa di un disguido. In ogni caso la seduta è stata aggiornata. Le novità sembrano essere legate ai nuovi aspetti normativi regionali, che sembra abbiano modificato le impostazioni precedenti e per questo sono necessarie revisioni che sembrano essere anche sostanziali.

Per Santulli: “C’è la necessità di rivisitare tutti i profili, le filosofie e le proposte dell’Amministrazione. L’entrata in vigore della Legge 13, che è del 2022, modificata dalle legge regionale n. 18, sempre del 2022, ha stravolto sostanzialmente le leggi urbanistiche comunali, a mio giudizio positivamente. Infatti, vengono privilegiate le esigenze di sicurezza, sostenibilità, energetica, autonomia, rigenerazione urbana e riqualificazione urbana. Finalmente, dopo la pandemia da Covid si è capito che deve essere privilegiata la persona”.

Critico Golia che ha rimarcato: “I ritardi che accumula questa amministrazione sulle cose importanti sono oramai cosa nota è così accade anche per il Puc. Anche sul Piano Urbanistico Comunale, strumento fondamentale per l’organizzazione del tessuto urbano della città, si è accumulato un importante ritardo, la cui responsabilità è dipesa, a mio avviso, dalla politica che, a seguito di alternanze di poltrone, ha spezzato l’iter avviato a fine 2019 inizio 2020. Tale ritardo, inevitabilmente ricade sulla città e sulla sua capacità di far fronte alle nuove esigenze infrastrutturali, legate a nuovi equilibri tra cittadino e ambiente circostante; basti pensare al calo demografico che sta vivendo Aversa e quindi, alle diverse esigenze rispetto a quelle immaginate anni fa nell’ultimo Puc approvato oltre 15 anni fa. Insomma, come al solito, questa amministrazione, si fa trovare impreparata ad ogni momento importante di crescita. La mia speranza è quella che si giunga presto al termine di questa esperienza e si inizi a dare una regola precisa per il futuro”. – continua sotto –

A loro risponde il vicesindaco con delega all’Urbanistica, Villano: “Il ruolo delle commissioni consiliari è di indirizzo e controllo e di istruttoria delle proposte per il consiglio. Dopo la riunione di ieri devo prendere atto che tutto ciò non è chiaro ad alcuni dei componenti della commissione e ad alcuni consiglieri lì presenti. Lo spirito collaborativo che dovrebbe essere proprio di un amministratore latita in questi luoghi che sono solo pieni di cattiveria che provoca scontro anziché confronto”. “Unica nota positiva di una riunione di commissione – continua Villano – sono state le dichiarazioni del redattore del piano (messe a verbale) che riconoscevano il lavoro prodotto dall’assessorato e dagli uffici (che ringrazio) nel produrre tutti gli atti di indirizzo necessari per predisporre il piano. In sintesi, stiamo in prossimità del traguardo. C’è ancora da lavorare ma questo non ci spaventa. Ringrazio invece chi dei componenti della commissione che ha provato e prova a portare il dibattito nel solco del confronto civile e produttivo sicuro che questo spirito produrrà ciò che tutti auspicano, un piano condiviso che possa ridare splendore alla città”.

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