Aversa (Caserta) – Giornata calda quella di ieri sul fronte delle proteste dei residenti nel parco San Lorenzo, in quei 136 appartamenti di proprietà comunale. A scatenare la protesta degli inquilini è stato l’arrivo nelle loro case delle ingiunzioni della Sogert (la società che gestisce il recupero dei crediti del comune di Aversa) per il mancato pagamento anche per poco meno di 20 anni, dal 2004, per somme che sfiorano i 50mila euro per diversi di loro. L’altra mattina sono state diverse decine, soprattutto donne, a recarsi presso la casa comunale per far sentire le loro ragioni. – continua sotto –
Una vicenda che ha portato il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Alfonso Oliva, a ribadire: «L’ennesima scure di questa letale amministrazione si sta abbattendo sui cittadini aversani che abitano a via san Lorenzo 75: sono stati inviati i crediti da esigere alla Sogert spa. I residenti hanno avuto ingiunzioni anche oltre i 50mila euro per le annualità che vanno dal 2004 al 31 dicembre 2021, che a breve sfoceranno in pignoramenti su stipendi, pensioni e conto correnti. Tali atti prodotti dall’ente ed inviati all’esattoria sono infondati in fatto ed in diritto innanzitutto perché oltre il 50% dei crediti sono prescritti, perché non hanno tenuto conto dei versamenti intercorsi e perché il valore dell’OMI applicato (osservatorio mercato immobiliare) non ha tenuto conto della vetustà e fatiscenza degli immobili, ma, soprattutto, non ha tenuto conto che ci sono i contratti di affitto per le assegnazioni». «Ovviamente – ha concluso Oliva – tutto ciò, l’ennesimo caso creato dai dilettanti allo sbaraglio che amministrano Aversa, si riverbera sui cittadini ed aumenta ancora un volta le certezza sul buco di bilancio che sindaco ed assessori vogliono nascondere: si riportano infatti somme da incassare che non si incasseranno mai e con tale presupposto si affrontano spese che non avranno mai la relativa copertura economica».
Di tutt’altro avviso il vicesindaco Marco Villano, che ha delega al Patrimonio e ai Lavori pubblici: «E’ stato un confronto giusto e dovuto, ma, soprattutto, civile. I residenti nelle case comunali non hanno occupato nulla. Ci siamo confrontati sui prossimi passaggi da fare in virtù della imminente determinazione del canone Erp (edilizia residenziale pubblica). Abbiamo condiviso un calendario per incontrare tutti i residenti con il gruppo di lavoro che abbiamo fatto con delibera di giunta per verificare pagamenti, occupazione abusiva e condizione degli immobili». «Ero molto preoccupato – ha continuato Villano – quando il sindaco mi ha assegnato questa delega. E’ una realtà complessa e piena di problemi per anni dimenticati o nascosti. Con abnegazione e parlando il linguaggio della chiarezza stiamo provando a portare un po’ di normalità e decoro. Lo abbiamo fatto partendo dalla riqualificazione di quello che era il simbolo di quel degrado: la vecchia scuola è diventata una palestra sociale con campo di padel e calcetto brasiliano, siamo intervenuti sui torrioni per impermeabilizzare e sostituire tutte le pluviali, abbiamo pulito un’area standard ricettacolo di rifiuti e realizzeremo a breve un’area giochi per i bambini del rione». «Se qualcuno – conclude il numero due dell’esecutivo guidato dal sindaco Alfonso Golia – vuole continuare la perenne campagna elettorale lo facesse: io sono impegnato a provare a risolvere i problemi, per la campagna elettorale ci sarà tempo».
Intanto, arrivano i ricorsi al tribunale di Napoli Nord per fermare le azioni esecutive. Il primo degli avvocati aversani ad averne presentati diversi è Fabio Roselli che evidenzia: «Sino al 7 novembre 2018 mai alcuna richiesta di pagamento era intervenuta da parte dell’Ente né il locatore si è mai interessato del pagamento del canone né dell’esecuzione delle opere di manutenzione straordinaria. A tal proposito, si consideri, che dal 1990 ad oggi, tutte le opere di manutenzione straordinaria, quali sostituzione di impianti elettrici, idraulici, ristrutturazione dei sanitari e così via sono state eseguite dal conduttore in economia, invitando il comune di Aversa a dar prova del contrario. Il totale abbandono da parte del locatore che, anche a fronte di numerose segnalazioni, non ha mai effettuato alcuna opera di manutenzione straordinaria dell’immobile, hanno ingenerato nel conduttore “un affidamento nella remissione del diritto di credito da parte del locatore per facta concludentia”. Ossia, sembra quasi che il proprietario abbia rinunciato di fatto al proprio ruolo».