Aversa, marciapiedi come “pista ciclabile” e pericoli per pedoni: sarebbe ora di applicare la legge

di Antonio Arduino

Aversa (Caserta) – Per garantire la sicurezza dei cittadini ci sono un assessore con delega alla Sicurezza, un comandante della Polizia locale, un sindaco, che è la massima autorità in tal senso; eppure nessuno si interessa di garantirla ai pedoni che utilizzano i marciapiedi. – continua sotto –

Da queste colonne abbiamo ricordato più volte che esiste un Codice della strada anche per coloro che utilizzano le biciclette, sia tradizionali che elettriche, monopattini, carrozzine elettriche o altri mezzi di trasporto individuale a motore. Le risposte ottenute da rappresentanti dell’ordine cittadino vanno sempre in un’unica direzione: è una questione di “educazione civica” che, purtroppo, latita ad Aversa. Pertanto, finora ci si è limitati ad invitare “amichevolmente” i trasgressori a non utilizzare il marciapiede in maniera impropria, ossia come “pista ciclabile”. Visti i risultati, questo significa che il sistema molto tollerante adottato non funziona e che è necessario intervenire applicando le leggi, così come si sta egregiamente facendo con le irregolarità relative alle attività commerciali e artigianali che non sono a norma di legge.

Di conseguenza, viene da chiedere perché non si applichi lo stesso metro nei confronti di coloro che utilizzano i marciapiedi con mezzi elettrici o biciclette tradizionali mettendo a rischio l’incolumità dei pedoni. Naturalmente, questo andrebbe fatto anche quando questo tipo di utente della strada non rispetta i segnali di senso vietato, giacché è molto frequente correre il rischio di essere investiti da uno di questi veicoli alternativi mentre si attraversa una strada dopo aver verificato che non arrivino autovetture dal lato giusto perché dal lato opposto arriva il ciclista che, disinteressandosi del senso vietato, percorre la strada.

Come accade, ad esempio, ogni giorno nel tratto di strada compreso tra Porta Napoli e via Raffaello. Un percorso infestato da ciclisti che si disinteressano anche della presenza degli agenti municipali presenti ogni giorno in quella zona, probabilmente perché nessuno ha mai ricevuto una contravvenzione. Forse è ora di applicare la legge.

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