Aversa – Riqualificazione Piazza Marconi, tecnici respingono accuse: “Nessuna modifica sostanziale al progetto”

di Jacopo Grassia

Aversa (Caserta) – In piazza Marconi si attuerà “sostanzialmente” il progetto dell’architetto Gianluca Cioffi. Il polverone aperto sul restyling della piazza più antica di Aversa, tanto che è intervenuto anche il presidente dell’ordine degli Architetti, Raffaele Cecoro, viene placato dallo stesso Cioffi, dal rup del Comune di Aversa Leopoldo Graziano e dai redattori del progetto esecutivo Ilenia Gioia e Lucia Terralavoro. – continua sotto –

I quattro ricordano che, nel novembre dello scorso anno, la giunta comunale, rifacendosi al progetto definitivo per l’intervento di “Riqualificazione di Piazza Marconi”, approvato con una precedente deliberazione del 2015, amministrazione guidata da Enrico De Cristofaro, autorizzò la procedura per l’affidamento dei servizi di “Progettazione Esecutiva, Direzione dei Lavori e Coordinamento per la Sicurezza”. Procedura, di tipo negoziata, che è stata espletata previa individuazione mediante sorteggio di almeno cinque operatori economici, autorizzati, abilitati presenti su piattaforma Me.Pa. con aggiudicazione al raggruppamento di professionisti Ilenia Gioia e Lucia Terralavoro.

“Il progetto esecutivo, approvato in giunta a maggio scorso – spiegano ancora i quattro tecnici – porta il nome di ‘Aversa Millenaria – Rigenerazione del cuore della città Normanna – Por Fesr Campania 2014/2020 – Asse 10 – già Riqualificazione di Piazza Marconi’ ed è stato redatto nel rispetto della normativa vigente ed in conformità al progetto definitivo approvato con deliberazione di giunta del febbraio 2015, redatto dall’architetto Gianluca Cioffi (attualmente docente universitario presso la facoltà di Architettura dell’Università Vanvitelli, ndr.)”.

A questo punto arriva la spiegazione tecnica che fa venire meno il polverone di queste ultime settimane: “Il progetto esecutivo riprende ed aggiorna il progetto definitivo non apportando modifiche di tipo sostanziale, ma sviluppando azioni rese necessarie dalla variazione dello stato dei luoghi, dall’adeguamento normativo legato alla sicurezza e dall’implementazione di aree verdi”. “Nessun carattere formale e progettuale – specificano ancora i quattro professionisti nella nota che l’obiettivo di distendere gli animi sulla vicenda – è stato oggetto di ridisegno, nel rispetto della normativa e del precedente operato. Tali variazioni sono state sottoposte in via preventiva alla Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento ed autorizzate lo scorso mese di aprile”. Insomma, stando al comunicato congiunto degli architetti Graziano, Cioffi, Gioia e Telelavoro, si sarebbe trattato di una tempesta in un bicchiere d’acqua. – continua sotto –

“Anche su questo argomento – interviene il vicesindaco con delega a Lavori pubblici e Urbanistica, Marco Villano, tra i più bersagliati per quanto sta avvenendo in piazza Marconi – la macchina del fango si era mossa provando e creare dubbi su legittimità delle procedure e addirittura su stravaganti cambi di progetti”. “Ci sono alcuni consiglieri comunali – continua l’esponente Dem – che hanno come unico obiettivo quello di mistificare la realtà ed altri invece sono in perenne campagna elettorale. Queste loro attività si sono intensificate con l’avvicinarsi delle elezioni utilizzando sempre i social come strumento di comunicazione. Io non sono in campagna elettorale. Sono, invece, concentrato sulle tante attività di programmazione e nella risoluzione delle problematiche che quotidianamente ci troviamo ad affrontare”. “Purtroppo, – conclude il componente dell’esecutivo guidato dal sindaco Alfonso Golia – le bugie corrono molto più veloci della verità, ma per fortuna hanno le gambe corte, e le parole dei tecnici ne sono la dimostrazione. Ai consiglieri rinnovo l’invito ad un confronto pubblico su qualsiasi argomento”.

Ma le polemiche per piazza Marconi non si fermano qui ed altro terreno di scontro è rappresentato dal rudere dell’ex convento di San Girolamo, acquistato da un privato. Anche qui Villano interviene: “Non c’era alcun diritto di prelazione da far valere da parte del Comune. Inoltre, come confermato dal nostro dirigente, non sarà possibile cambiare destinazione d’uso all’edificio che quindi, continua ad essere quella dell’istruzione”.

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