A Sant’Arpino (Caserta), domenica 9 luglio, negli spazi di archeologia industriale dell’Opificio Puca, nato nel 2018 come spazio indipendente, piattaforma di produzione per artisti e community hub al servizio del territorio, sarà presentato “Io sono Agata”. – continua sotto –
Liberamente ispirato al libro “Agata la Palermitana, un processo per stregoneria nella Capua del XVII secolo”, di Augusto Ferraiuolo, con le immagini di Vincenzo Toscano, l’evento giunge al termine di un laboratorio creativo multidisciplinare, avventuroso e controverso, che ha visto la partecipazione di figure del mondo dell’arte, molto differenti tra loro, sostenersi reciprocamente, nella ricerca e nella sperimentazione di un linguaggio comune che desse voce al tema, tanto antico quanto attuale, della caccia alle streghe.
Spetta all’arte con le sue iperboli poetiche riportare gli emarginati al centro dell’azione politica, riportare in superficie nuovi pregiudizi, nuove dinamiche di esclusione e di persecuzione, la paura del diverso, con l’aumento delle pulsioni di intolleranza, razzismo, omofobia e transfobia. Non una messinscena, uno spettacolo comunemente inteso, non una vetrina per artisti ma un happening situazionista, scandito da un tempo prestabilito, costruito su una serie di azioni performative parallele e indipendenti che accadono simultaneamente negli spazi dell’opificio, per una sera trasformato in tribunale alogico che vuole coinvolgere e rendere protagonisti i presenti.
Appuntamento domenica 9 luglio, ingresso dalle ore 19 alle 20, all’Opificio Puca situato in corso Atellano 51, Sant’Arpino.