Trentola Ducenta (Caserta) – “Un disastroso contesto economico”. Così i consiglieri di opposizione Michele Ciocia, Giuliano Pellegrino, Pasquale Davide De Marco, Antonio Cantile giudicano il piano di riequilibrio finanziario approvato in Consiglio col loro voto contrario. – continua sotto –
Riceviamo e pubblichiamo una loro nota: «Il giorno 11 luglio scorso si è tenuta la seduta di Consiglio Comunale per l’approvazione del Piano di Riequilibrio Pluriennale Finanziario. Il piano che riporta l’ammontare definitivo dei debiti del Comune al 31/12/2022, con la proposta di risanamento ed il piano di riduzione delle spese, approvato, alla fine, dalla maggioranza, accompagnata “dall’apparente” astensione dei consiglieri del gruppo “Rinascita”, ma con il voto contrario dei sottoscritti: atto conclusivo disastroso di una gestione amministrativa triennale di gente incompetente e dannosa per la nostra città.
Il debito da risanare, dichiarato nel Piano di Riequilibrio Finanziario, è di € 12.984.155,68, “oltre l’accertamento delle ulteriori posizioni debitorie con il sistema creditizio, con particolare riguardo all’anticipazione di tesoreria e del suo utilizzo” (dottor Mauro, estensore incaricato del Piano). Anticipazione che è servita sicuramente per spese clientelari, sicuramente evitabili, e che non doveva essere richiesta in una situazione di siffatta emergenza economica! Nel predetto debito sono compresi € 2.226.701,95 di debiti fuori bilancio, per sentenze esecutive, mai portati a conoscenza del Consiglio Comunale. Perché? Per il risanamento di questa montagna di debiti sono state proposte soluzioni tecnico-amministrative che non offrono un esito sicuro, dal punto di vista economico, ai fini di un parziale risanamento.
Al contrario la riduzione delle spese, a danno dei cittadini, è il parametro economico certo per il risanamento iniziale del risanamento. Infatti a decorrere dall’esercizio finanziario 2024, tra le riduzioni di spesa da adottare, e nuove tasse da pagare, (oltre quelle già portate al massimo), menzioniamo alcune, proposte dalla maggioranza e riportate nel Piano dal dottor Mauro: 1) riduzione delle spese di personale, attraverso l’eliminazione dei fondi per il finanziamento della retribuzione accessoria del personale dirigente e di quello di comparto; 2) riduzione della spesa di € 173.774 da conseguire nel corso di un quinquennio, con la riduzione di beni e servizi; 3) l’aumento dell’addizionale comunale Irpef e la diminuzione della gestione dei servizi a domanda individuale al 36%, nonché altri balzelli. I tempi di risanamento del predetto debito sono spalmati nell’arco di vent’anni, con i primi anni che saranno lacrime e sangue per i cittadini, come sopra abbiamo succintamente detto. A ciò si aggiunge che nel Piano non è stata prevista “volutamente” un’azione decisa volta al recupero degli oneri di urbanizzazione né sono state previste misure sanzionatorie che potrebbero portare nelle casse dell’Ente, per ogni singola posizione, una sanzione fino ad € 20.000. – continua sotto –
In questo disastroso contesto economico, creato da questa maggioranza, non abbiamo visto e non vedremo mai un’assunzione! Vedremo sicuramente il sindaco, il presidente del Consiglio comunale e tutti gli assessori continuare a percepire per intero la loro indennità! Neanche in presenza di questo disastroso quadro economico, da loro provocato, come in fase Covid, hanno avuto la sensibilità di accennare ad un riduzione della loro indennità, manco avessero vinto un concorso! Eppure, il Sindaco percepisce un’indennità di € 3.707,64 lordi, il vicesindaco 2039,20 lordi ed il presidente del Consiglio Comunale e gli assessori di € 1668,44 lordi – per l’anno 2023. Dall’inizio della legislatura sono costati allo Stato circa € 12.000 al mese, con una spesa totale, fino ad oggi, di € 350.000 circa. Con questi risultati? Giudichino i cittadini».