Aversa (Caserta) – Ancora un episodio di violenza contro la Polizia Penitenziaria nella casa di reclusione di Aversa, all’interno della struttura ex Opg “Saporito”. Nella mattinata di ieri alcuni agenti dovevano accompagnare una persona che attendeva un posto per un ricovero in una Rems per dare esecuzione ad un trattamento sanitario obbligatorio (Tso), accompagnati dal personale sanitario. Tre dei poliziotti hanno dovuto fare ricorso alle cure in ospedale per una reazione violenta della persona che dovevano accompagnare nella struttura sanitaria. – continua sotto –
A rendere noto l’episodio è Orlando Scocca del sindacato Fp Cgil Campania per la Polizia Penitenziaria: “Non era il primo episodio violento che coinvolgeva la persona detenuta, ma nonostante il personale di Polizia Penitenziaria fosse ben conscio della pericolosità del soggetto, è intervenuto senza gli adeguati strumenti di protezione”.
“Questa vicenda – aggiunge Mirko Manna – dimostra la necessità di intervenire presto e bene nel potenziamento delle strutture territoriali e residenziali dedicate alla salute mentale, il luogo di ricovero non dovrebbe essere un carcere, ma dovrebbero essere fornite le cure e il sostegno psicologico a tutti i soggetti ancorché detenuti affetti da patologie psichiatriche o disagio psichico in strutture adeguate”.
“Esortiamo i due Ministeri competenti, Salute e Giustizia, a trovare soluzioni congiunte che siano davvero efficaci”, sottolinea Manna, chiedendo “soluzioni e non un rimpallo di responsabilità che hanno il solo effetto di lasciare sia i detenuti che gli agenti senza cura e sicurezza”. “Il Corpo di Polizia Penitenziaria – conclude – ha competenze specifiche, il personale sanitario hanno quelle professionali ma non si può fare affidamento sulla loro buona volontà e spirito di servizio pubblico, bisogna trovare soluzioni adeguate”.