Francia, 3.200 fermi da inizio proteste. Morto vigile del fuoco 24enne

di Redazione

Sono circa 3.200 i fermi scattati in Francia da quando sono esplosi proteste e disordini in seguito alla morte del 17enne Nahel. Lo ha confermato il ministero dell’Interno. I dati, riportano i media francesi, si riferiscono al periodo tra il 27 giugno e domenica scorsa. Secondo Gérald Darmanin delle circa 3.200 persone fermate “un 60%” non avevano precedenti, “non erano note ai servizi di polizia” e “non erano mai state oggetto di un controllo”. – continua sotto – 

L’età media è di “17 anni”, ma ci sono anche minori di “12 o 13 anni” ritenuti collegati a incendi, attacchi contro le forze dell’ordine o le istituzioni. Darmanin è tornato a insistere sulla “responsabilità dei genitori, delle famiglie”.

Nelle cinque notti di proteste, secondo il ministero dell’Interno si contano 5.000 auto e veicoli incendiati, circa mille edifici distrutti dalle fiamme o danneggiati, 250 attacchi contro commissariati o posti della Gendarmeria e più di 700 feriti tra le forze dell’ordine. Il dispositivo di sicurezza degli ultimi giorni ha comportato il dispiegamento di 45.000 unità delle forze dell’ordine, tra Polizia e Gendarmeria.

Solo questa notte, tra domenica e lunedì, sono state fermate 157 persone. Purtroppo un vigile del fuoco è morto mentre cercava di domare un incendio a Saint-Denis, ha reso noto su Twitter Darmanin, spiegando che la vittima aveva 24 anni. ”Ieri sera, mentre combatteva contro un incendio di diversi veicoli in un parcheggio sotterraneo, un giovane caporale dei vigili del fuoco di Parigi di 24 anni è morto nonostante le cure molto rapide dei suoi compagni di squadra”, ha twittato questa mattina il ministro dell’Interno. In tutto sono almeno 352 gli incendi scoppiati su strade pubbliche della Francia, riferisce un nuovo rapporto del ministero dell’Interno, secondo il quale 297 veicoli sono stati bruciati e 34 edifici sono stati danneggiati. – continua sotto – 

Nelle principali città francesi è stato dispiegato nella notte tra domenica e lunedì un importante dispositivo di sicurezza, con 45mila gendarmi e poliziotti in campo. Veicoli corazzati leggeri furono sono stati schierati a Marsiglia e a Lione. Nella notte tre agenti di polizia e gendarmi sono rimasti feriti e una stazione di polizia e una caserma della gendarmeria sono state danneggiate.

Il presidente francese Emmanuel Macron ha chiesto al ministro dell’Interno di mantenere una “presenza massiccia” di forze dell’ordine sul terreno per garantire il “ritorno alla calma”. Lo hanno confermato a Le Monde fonti vicine al presidente, aggiungendo che anche questa sera verrà mantenuta la mobilitazione di 45mila agenti. Le autorità segnalano un calo delle violenze dopo sei notti di violenza urbana legate alla morte del giovane Nahel.

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