Giusy travolta e uccisa da un’auto: non sarebbe incidente, si indaga per omicidio volontario

di Redazione

Il tragico impatto dello scorso 1 luglio a Gemonio (Varese), in cui una Giuseppina Caliandro, 41 anni, è stata travolta e uccisa da un’auto, sarebbe un gesto volontario. La Procura di Varese indaga, infatti, per omicidio volontario. Identificata una persona sospetta, al momento ricercata anche all’estero. Gli indizi che porterebbero a tale ipotesi sono una porzione di targa, del colore e modello dell’auto, e le testimonianze di un presunto litigio prima dell’investimento. – continua sotto –

La Procura spiega che vi sono “elementi a carico” di un “soggetto ricercato” che “dovranno essere verificati e confermati”. L’identità del sospettato, che potrebbe essere fuggito all’estero subito dopo il delitto, è stata inserita nei database dei ricercati a livello internazionale. I pm invitano chiunque abbia informazioni sull’incidente a rivolgersi ai carabinieri di Varese o del luogo di residenza. Prevista, intanto, per la prossima settimana l’autopsia sul corpo di “Giusy”, che si era trasferita a Gemonio nel 2019 per convivere con la fidanzata.

Ad aprire l’ipotesi dell’omicidio volontario è stato un presunto testimone oculare, un giovane che si trovava nella piazza del Comune del Luinese insieme ad alcuni amici per ritirare una pizza da asporto. La Procura di Varese, che coordina le indagini, ha però diramato una nota con cui non conferma e non diffonde alcun dettaglio “allo scopo di non compromettere le attività di ricerca del responsabile, che sono in corso”.

Quello che però sembrava un caso di pirateria, con il passare delle ore, ha assunto contorni diversi. Almeno due persone che erano sul posto al momento dell’incidente hanno infatti affermato di aver assistito alla scena, dichiarando che non si è trattato di un incidente. Un ragazzo che era in compagnia di amici per ritirare una pizza da asporto ha raccontato di aver visto un uomo e una donna, forse Giusy, litigare violentemente vicino a un’auto. Ha poi notato che l’uomo saliva a bordo della vettura, forse una berlina blu, ingranava la retromarcia e partiva a tutto gas travolgendola: sembrava, avrebbe detto, che l’intenzione fosse quella di investirla. – continua sotto –

C’è poi un secondo testimone, un altro automobilista, falciato dall’auto del fuggitivo che, dopo aver lasciato a terra inerme la donna, mentre scappava ha impattato contro la sua macchina continuando poi a correre senza fermarsi. Insomma, il caso potrebbe diventare un omicidio volontario. Se le testimonianze saranno valutate come attendibili, gli inquirenti dovranno capire chi fosse l’uomo alla guida dell’auto, i motivi del litigio e della decisione di investire e uccidere la donna.

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