Dopo una breve fulminante malattia è deceduto stamattina, in ospedale a Roma, Andrea Purgatori, noto giornalista, sceneggiatore e autore Andrea Purgatori. Aveva 70 anni. La notizia è stata fornita alle agenzie di stampa dai figli e dalla famiglia rappresentata dallo studio legale Cau. – continua sotto –
Per anni al Corriere della Sera dove si è occupato di terrorismo, intelligence, criminalità, Purgatori si dedicò tra l’altro con tenacia alla strage di Ustica del 1980. Autore di reportage, ha condotto con successo, su La7, il programma “Atlantide”. Docente di sceneggiatura, consigliere degli autori, tra i suoi ultimi lavori la partecipazione al docu Vatican Girl sul caso di Emanuela Orlandi.
Nato il 1 febbraio 1953, si era sposato nel 1992 presso Coira, in Svizzera, con Nicole, storica dell’arte di origine tedesca da cui si è poi separato, e aveva tre figli, l’attore Edoardo, Ludovico e Vittoria.
Giornalista professionista dal 1974, aveva conseguito il Master of Science in Journalism della Columbia University a New York nel 1980. Inviato del Corriere della Sera dal 1976 al 2000, ha firmato inchieste e reportage su casi scottanti del terrorismo internazionale e italiano negli anni di piombo e sullo stragismo, come il caso Moro e la strage di Ustica. Ha raccontato numerosi delitti di mafia dal 1982, fino alla cattura di Totò Riina; realizzato reportage su molti conflitti, come la guerra in Libano del 1982, la guerra tra Iran e Iraq degli anni ottanta, la guerra del Golfo del 1991, l’Intifada e le rivolte in Tunisia e Algeria. Ha collaborato anche per l’Unità, Vanity Fair, The Huffington Post, Le Monde diplomatique e Style Magazine. – continua sotto –
È stato autore e conduttore di “Uno di notte” (Rai 1, 1999). Ha realizzato servizi televisivi per Dossier, Spazio Sette, Focus (Rai 2 19781988); in video ha condotto anche Confini (Rai 3, 1996). Ha scritto molte fiction per la tv. Per la saggistica ha scritto “A un passo dalla guerra” (1995), “Il bello della rabbia” (1997) e “I segreti di Abu Omar” (2008). Nel 2019 ha pubblicato il suo primo romanzo “Quattro piccole ostriche” (HarperCollins).
Per il cinema ha scritto tra l’altro “Il muro di gomma” (1991) dedicato alla sua inchiesta sulla strage di Ustica, “Il giudice ragazzino” (1994), “L’industriale” (2011). Ha ottenuto tra gli altri il Nastro d’argento 1992 per il miglior soggetto con “Il muro di gomma”, il Premio Hemingway di giornalismo nel 1993, il Premio Crocodile – Altiero Spinelli per il giornalismo nel 1992, il Globo d’oro 1994 per la miglior sceneggiatura con “Il giudice ragazzino” e nel 2009, con Marco Risi e Jim Carrington, si è aggiudicato il premio Sergio Amidei per la miglior sceneggiatura internazionale con il film “Fortapàsc”.
Nel 1987, oltre a partecipare al soggetto e alla sceneggiatura del film “Spettri”, vi appare come attore. Amico di Corrado Guzzanti e suo coautore, nel 2002 ha partecipato al programma televisivo “Il caso Scafroglia” (Rai Tre), interpretando la voce fuori campo che dialoga con il conduttore, mentre nel 2006 ha preso parte al film “Fascisti su Marte” nel ruolo del camerata Fecchia e, sempre con Guzzanti, ha realizzato “Aniene” (Sky Uno). È stato coautore del programma televisivo di Antonio Albanese “Non c’è problema” (Rai Tre, 2002). – continua sotto –
È apparso come attore in più episodi della serie televisiva “Boris”, nei film di Carlo Verdone “Posti in piedi in paradiso” (2012) e “L’abbiamo fatta grossa” (2016) e nei film di Alessandro Aronadio “Due vite per caso” (2010) e “Orecchie” (2016) e nella serie televisiva “1993” (2017).
Nel 2006 ha scritto insieme con Francesco Nicolini i sei monologhi di Marco Paolini per Teatro Civile (Rai Tre). Nel 2010 collaborò alla scrittura del film “Vallanzasca – Gli angeli del male”, di Michele Placido, ma poi insieme con Angelo Pasquini ritirò la firma dalla sceneggiatura contrariato dal risultato qualitativo.
Dal 12 maggio 2014 al 15 giugno 2020 è stato presidente di Greenpeace Italia. È stato membro dell’Accademia del Cinema Italiano e dell’Accademia europea del cinema, presidente delle Giornate degli Autori e dal 4 marzo 2015 membro del Consiglio di Gestione della Società Italiana degli Autori ed Editori (Siae).
Dalla stagione televisiva 2017-2018 conduceva su La7 la nuova edizione di “Atlantide”, per la quale aveva ricevuto il Premio Flaiano 2019 come miglior programma culturale. Nell’autunno del 2022 era stato protagonista della docu-serie Netflix “Vatican Girl” sulla scomparsa di Emanuela Orlandi.