Incendio a Milano nella notte in una casa di riposo. E’ di sei morti e di due feriti gravi il bilancio dell’incendio scoppiato, intorno all’1.20, nella Rsa Casa dei Coniugi in via dei Cinquecento. – continua sotto –
“In una situazione come questa, c’è un’ipotesi di scuola, il fascicolo viene aperto come omicidio colposo plurimo. E’ un’ipotesi di partenza, essendoci sei persone decedute. Il punto di origine dell’incendio è il letto di una persona ricoverata; sull’innesco ci stiamo lavorando”. Così la procuratrice aggiunta di Milano Tiziana Siciliano, uscendo dalla Rsa. 80 le persone ferite trasportate in ospedale. Sull’incendio “è stato aperto un fascicolo, ma per ricostruire con chiarezza le cause ci vorrà tempo”, aveva detto in precedenza il procuratore capo di Milano Marcello Viola, lasciando la struttura.
“L’allarme è arrivato intorno 1.30 del mattino e l’intervento è stato straordinariamente veloce”, ha poi continuato il procuratore aggiunto di Milano. La pm tiene ad evidenziare che “è stato posto in essere un programma particolare, relativo ai grandi disastri, per cui è stata possibile l’evacuazione di più di 80 persone, che sono state dislocate in maniera efficiente in vari ospedali della città con valutazioni di gravità differente”. A parte le sei persone decedute, “ci sono due persone in codice rosso, una delle quali mi risulta essere intubata evidentemente per problematiche respiratorie dovute all’inflazione dei fumi, oltre ad altre 14 in codice giallo, che significa una stato di gravità comunque e a tutti gli altri in codice verde per controlli”.
Per quanto riguarda lo sviluppo dell’incendio, aggiunge Siciliano, “abbiamo le idee chiare; l’incendio è partito da una stanza ed è rimasto sostanzialmente chiuso in questo locale, che è l’unico dove ci sono segni evidenti di fiamme e di fuoco. Purtroppo – osserva – il vero danno è stato fatto dal fumo che ha invaso interamente il primo piano, che di conseguenza ha creato la tragedia”. – continua sotto –
Quanto all’innesco “è ancora difficile, bisogna lavorare. Ci sono i tecnici del nucleo investigativo dei vigili del fuoco che dovranno fare tutti gli accertamenti per capire la causa e l’origine”. Per ora “il punto di origine si è compreso abbastanza con chiarezza ed è relativo al letto di una persona che era ricoverata. Le cause, poi, dovranno ovviamente essere accertate con chiarezza. Altre cose su cui si concentrerà la nostra attenzione saranno i sistemi anti incendio e capire se il personale interno era sufficiente”.
I feriti sono stati distribuiti in 15 diverse strutture ospedaliere di Milano e hinterland, spiega l’Areu. “Tutti i pazienti ospedalizzati hanno riportato in forma più o meno severa sintomi da inalazione da fumo, nessuno paziente risulta ustionato” fanno sapere i soccorritori. In particolare sono due i pazienti più gravi (codice rosso) ricoverati al Policlinico e al San Raffaele, 14 le persone ospedalizzati in ‘codice giallo’, mentre 65 pazienti sono sottoposti ad accertamenti medici. L’intervento di soccorso sanitario è stato effettuato con 15 ambulanze e tre automediche.
Delle 80 persone ricoverate, quattro sono al Policlinico del capoluogo lombardo. Sono tutti ospiti della Rsa, e secondo quanto si apprende dall’Irccs di via Sforza, due appaiono in condizioni più serie e sono al momento intubati, come può succedere in casi di intossicazione da fumo. Gli altri due si trovano in reparto per controlli e al momento non desterebbero particolari preoccupazioni. – continua sotto –
Lavorano senza sosta da ore i vigili del fuoco intervenuti: “Decine le persone salvate dalle squadre dei vigili del fuoco, che hanno immediatamente evacuato la struttura, coinvolta parzialmente al primo piano” fanno sapere i soccorritori. Le cause dell’incendio sono in fase di accertamento.
Le indagini sulle cause all’origine delle fiamme sono state affidate al Niat-Nucleo investigativo antincendio territoriale dei vigili del fuoco di Milano. “In questo momento -spiega Carlo Cardinali, funzionario dei vigili del fuoco di Milano- le nostre squadre sono al lavoro per ispezionare i locali della struttura. Quando siamo arrivati abbiamo trovato il palazzo completamente invaso dal fumo. Le operazioni di spegnimento sono durate qualche minuto, mentre per l’evacuazione degli ospiti ci sono volute due o tre ore perché abbiamo dovuto portare fuori le persone a braccia. Le fiamme comunque sono divampate da una sola stanza al primo piano. E questo rende il lavoro più agevole per risalire alle cause”.
‘Casa per Coniugi’ è una residenza per anziani istituita nel 1955 e gestita da Proges – Società Cooperativa Sociale, come emerge nel sito web della struttura, destinata ad accogliere anziani – i posti letto accreditati sono 210 – con vari livelli di non autosufficienza, che non necessitano di specifiche prestazioni ospedaliere. Possono essere ospitati anche adulti con patologie assimilabili a quelle geriatriche. “La residenza si sviluppa in un edificio su tre piani ed è suddivisa in 12 nuclei (di cui due nuclei Alzheimer)”. IN ALTO IL VIDEO