Aversa (Caserta) – La spadista aversana, in forza all’Esercito Italiano, conquista un altro argento alle Universiadi di Chengdu e ritornerà nei prossimi giorni dalla Cina ad Aversa con ben due medaglie. – continua sotto –
Nella prova a squadre l’Italia era favorita dai pronostici, anche se i problemi e i malesseri gastrici che avevano colpito l’intera nazionale italiana di spada ed anche quella di pallavolo femminile di sicuro avevano influito su una non ottimale forma fisica. Ma nonostante i mal di pancia, la squadra è apparsa da subito agguerrita.
In semifinale contro il Giappone, la squadra italiana trovava proprio nella aversana Sara Maria Kowalczyk una solida risorsa per conquistare l’accesso alla finalissima e tentare di conquistare l’oro. Proprio contro le nipponiche però la spadista nata e vissuta all’ombra dell’Arco dell’Annunziata, subiva il riacutizzarsi del dolore al polso causato proprio dalla caduta nella finale per l’oro individuale di tre giorni fa. E così rimaneva in panchina contro le cinesi, con il grosso rammarico di non poter dire la sua.
La prova finale comunque parte bene per le azzurre che sono in testa 25-24 nell’ultimo round, quando in pedana deve salire la campionessa italiana in carica under 23, Gaia Traditi. Purtroppo, l’azzurra sbaglia colpo su colpo, e solo per un breve tratto di gara riesce a risalire contro la cinese Tang, ma poi cala il buio, e la cinese la surclassa di ben cinque punti di distacco, consegnando la medaglia d’ora alla sua squadra. – continua sotto –
Resta il rammarico di non aver visto Sara in pedana nella finale, anche se spesso la regia cinese si soffermava sul volto dell’aversana, quasi a voler rendere omaggio alla nostra campionessa, tenuta fuori gara da un malore. Sara ha 22 anni, di tempo ne ha tanto, e altri successi arriveranno. Solo nel 2023, oltre alla vittoria (e conferma del titolo) di campionessa universitaria italiana, il terzo posto a squadre con l’Esercito per il tricolore, l’argento agli Europei di Budapest, ed i due argenti alle Universiadi in Cina, nelle competizione che per le diverse discipline sportive è seconda soltanto alle Olimpiadi. Per non parlare dei titoli mondiali, europei già conquistati dalla spadista aversana quando gareggiava tra gli juniores i cadetti e le altre categorie.
L’unica nota stonata in questi successi recenti resta la totale assenza delle istituzioni locali, che non le hanno dedicato nemmeno un post, nemmeno un grazie. Ma hanno tempo di rifarsi nei prossimi giorni, quando la spadista tornerà ad Aversa città dove è nata e vive con la sua splendida famiglia.