Aversa (Caserta) – Come hanno trascorso i tanti aversani rimasti in città il 14 e 15 agosto? Come tutti i giorni, seduti sulle panchine presenti prima e dopo Porta Napoli, formando gruppetti per discutere animatamente del più e del meno e guardando il passeggio dei pedoni, il transito degli autoveicoli, di biciclette e monopattini elettrici, che ormai percorrono impunemente il corso anche contromano o sui marciapiedi. – continua sotto –
Insomma, è stato tutto normale mancando alternative estive che avrebbe dovuto proporre l’Amministrazione. Eppure, c’è chi dice che ad Aversa ci sono stati tantissimi eventi che hanno animato l’estate e sarebbe stato possibile prendere visione del programma semplicemente usando Facebook e leggendo l’apposita pagina realizzata dal Comune intitolata “Eventi Città di Aversa”. Utilizzando il social network i cittadini avrebbero potuto facilmente prendere visione del calendario e partecipare agli eventi, invece di ciondolare lungo via Roma, andando avanti e indietro e formare capannelli alle panchine.
Per gli amministratori comunali, quindi, l’informazione c’è stata e chi non ha partecipato agli eventi l’ha fatto coscientemente, così non avrebbe diritto a criticare la giunta per non aver proposto iniziative a chi è rimasto in città, come è stato fatto in alcune comunità limitrofe. Discorso logico e condivisibile se Aversa fosse popolata solo da giovani o anche da meno giovani che sanno utilizzare il web e, in particolare, i social. Ma, secondo l’ultima statistica demografica Istat del 2022, sono 10mila gli abitanti ufficiali della città di età dai 65 anni in su e una grossa parte di questi è “analfabeta” relativamente all’uso del telefono cellulare, o smartphone che dir si voglia, ad eccezione del fatto che non sia semplicemente fare o ricevere una telefonata. Questa specifica fascia di popolazione sui social non è presente o non è pratica ad utilizzarli, figuriamoci consultare la pagina degli eventi in programma ad Aversa.
Noi l’abbiamo fatto e abbiamo notato dati che giustificano pienamente la mancanza di informazione sul tema per gli ultra65enni ma anche per tutti gli altri cittadini. Ad oggi la pagina, creata il 19 giugno 2022, sarebbe seguita da 506 cosiddetti “followers” e avrebbe ottenuto 421 “mi piace”: poco per affermare che sia una pagina informativa e probabilmente frequentata dalla cittadinanza. Non sarebbe stato meglio affiggere anche manifesti che avrebbero potuto leggere gli anziani o comunque chi non utilizza, o utilizza poco, i social? Possibile che sia solo questo il modo di informare la cittadinanza su quanto accade in città?
