Aversa (Caserta) – La prima medaglia italiana alle Universiadi 2023 in corso a Chengdu, in Cina, è aversana. Arriva nella spada femminile con la magnifica Sara Maria Kowalczyk. Un successo straordinario, che la porta sulla vetta del mondo, nella competizione pluridiscipline sportive più importante, seconda solo alle Olimpiadi. – continua sotto –
Tantissime le atlete di tutto il mondo. Anzi per Sara, essendo l’Italia una nazione dove lo sport della scherma è ai vertici mondiali, la concorrenza inizia già in casa con tantissime atlete italiane, a cominciare da Gaia Traditi, la romana campionessa italiana under 23 in carica che si è fermata ai quarti, ad un soffio dal podio.
Sara arrivava alla competizione cinese con il titolo italiano di campionessa universitaria già vinto anche nel 2022 e con la medaglia d’argento ai recenti Europei di Budapest. La gara per la conquista della finale è stata un altalena di emozioni. La spadista aversana, che ha iniziato con la gloriosa società sportiva schermistica casertana, la “Pietro Giannone” ed è attualmente in forza alla squadra sportiva dell’Esercito Italiano, è stata sotto durante la semifinale contro la giapponese Terayama fino al 9-6. Poi è iniziata la rimonta della atleta nata e cresciuta all’ombra dell’Arco dell’Annunziata, fino ad arrivare al 13 a 12 per l’azzurra. Ultimi tre assalti e la gara finisce 15 a 12 per Sara che già sicura del bronzo si va a giocare l’oro.
La finale disputata poco più di mezz’ora dopo Kaylin Sin Yan Hsieh, cinese di Hong Kong, che gareggiava davanti al pubblico di casa, per Sara dopo una buona partenza è subito in salita. Purtroppo, il leggero malessere intestinale che si portava da inizio gara, insieme a tutte le atlete azzurre, che hanno avvertito problemi di digestione, iniziava a provarla sempre di più, ogni minuto che passava. Non riusciva, a quanto ci hanno detto alcuni ben informati, a deglutire sali minerali e integratori liquidi indispensabili durante uno sforzo sportivo di quella portata. Alla fine la cinese ha vinto l’oro, ma per Sara resta un monumentale argento, nonché esser la prima medaglia arrivata dalle Universiadi 2023. – continua sotto –
“Seguo Sara – ci dice Giuseppe Lettieri, giornalista e promotore di tanti eventi in città – da quando era una bimba. I suoi primi successi ai trofei Kinder, Topolino li raccontavamo dieci anni fa anche sul giornale che dirigo, Nerosubianco. Poi gli anni al Liceo sportivo Jommelli, dove ha portato gloria all’istituto, vincendo le prime competizioni internazionale a livello juniores, come i Mondiali, e poi cadetti. E dopo l’ingresso in forza alla squadra sportiva dell’Esercito ed i primi successi sportivi tra i maggiorenni, non dimenticando che essendo la scherma lo sport che ha regalato più successi nella storia all’Italia, la concorrenza è davvero fortissima ed agguerrita. Ma nonostante ciò Sara, che ricordiamolo è figlia di Ewa Borowa, già atleta nella spada di livello mondiale prima per la Polonia e poi per l’Italia, che con il marito Giovanni più di trent’anni fa hanno scelto Aversa come loro luogo di vita, è riuscita ad arrivare ai vertici mondiali. E sono sicuro che questo è solo l’inizio. Del resto già il 4 agosto ci sarà in campo il titolo a squadre e l’Italia ovviamente avrà in Sara la punta di diamante. So bene i sacrifici che mamma e papà hanno affrontato in questi anni, non sempre facili. Ma ora immagino la loro emozione che sarà alle stelle”.
“Non nascondo – aggiunge Lettieri – che seguendo la semifinale, io stesso, stavo per aver un tracollo. Una tensione grande e un susseguirsi di ricordi ed emozioni. Ricordarla bambina, e ora vederla lì con il suo oltre metro e ottanta, su una pedana sotto i riflettori del mondo intero non lascia di sicuro indifferenti. E con lei c’è il tricolore italiano e anche, per la prima volta, la nostra amata Aversa, perché se la memoria non mi inganna mai nessun atleta aversano si era affermato in questa competizione così importante! Alcuni mesi fa la maggior parte delle associazioni femminili aversane (Soroptimist Club, Inner Wheel, Convegni di Cultura Maria Cristina di Savoia, Fidapa, Gruppi di Volontariato Vincenziano San Giuseppe Operaio e Sant’Agostino 1, Centro Italiano Femminile, AversaDonna, il Lucernaio) in una bella serata al Teatro Cimarosa hanno attribuito a Sara il Premio Donne per le Donne, un riconoscimento ad una donna e soprattutto eccellenza aversana. Sara è un modello positivo, perché i successi non cadono dal cielo, ma si costruiscono con dedizione, passione, volontà ed impegno. Grazie Sara!”.
E noi di Pupia Tv dedichiamo un video-omaggio alla campionessa Sara Maria Kowalczyk che ha portato Aversa sul podio delle Universiadi. IN ALTO IL VIDEO