Enrico Caruso e la sua adolescenza ad Aversa: una storia dimenticata

di Antonio Arduino

Aversa (Caserta) –  Il 2 agosto 1921, ovvero 102 anni fa, moriva a Napoli il più grande tenore di tutti i tempi: Enrico Caruso. Vogliamo ricordarlo perché persino nella biografia presente nella enciclopedia considerata una sorta di Bibbia, qual è la Treccani, non c’è alcun accenno alla presenza né alla permanenza del tenore ad Aversa. – continua sotto –  

Enrico Caruso era nato a Napoli, il 27 febbraio 1873, da Marcello Caruso, operaio metalmeccanico, e da Anna Baldini, entrambi casertani, nativi di Piedimonte d’Alife, l’attuale Piedimonte Matese, dove si sposarono il 21 agosto 1866, come ricorda una targa apposta dal Comune, abitarono per qualche tempo. Vivendo in condizioni economiche precarie, per trovare lavoro, i coniugi Caruso decisero di trasferirsi a Napoli dove, tre mesi dopo la partenza dal comune dell’Alto Casertano, nacque Enrico.

Nel capoluogo campano ebbe le prime esperienze canore, fatte nell’oratorio parrocchiale di don Giuseppe Bronzetti. Un’attività che, a quanto pare, continuò anche ad Aversa, dove a 15 anni il padre si trasferì dopo aver sposato in seconde nozze, dopo la morte di Anna Baldini, l’aversana Maria Castaldi. Quanto tempo sia vissuto ad Aversa non è dato saperlo. Quello che sembra sicuro è che l’adolescente Enrico abitava nel quartiere della Trinità e frequentava la chiesa di Sant’Audeno, partecipando alle celebrazioni come chierichetto e intonando canti religiosi insieme al coro dei fedeli.

Di Caruso ad Aversa resta ancora il cognome che hanno alcune famiglie, a dimostrazione di una probabile discendenza. Considerando che per Domenico Cimarosa, noto in tutto il mondo per la musica da lui creata, nato sì ad Aversa ma vivendoci solo per qualche anno, viene da chiedere perché la città abbia speso centinaia di migliaia di euro per ristrutturare la casa natale del grande compositore – divenuta poi un “multicontenitore” invece che un museo a lui dedicato – ma non ricordi la presenza di Enrico Caruso bambino neppure con una semplice targa.

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
Whatsapp
Redazione
Condividi con un amico