La città di Sant’Arpino (Caserta) – diventa per un giorno la capitale italiana del Teatro Scuola. Domani, infatti, nel suggestivo scenario del Palazzo Ducale “Sanchez de Luna” di Sant’Arpino, si incontreranno i responsabili di alcune tra le più importanti Rassegne di Teatro Scuola che si svolgono in diverse parti d’Italia. – continua sotto –
A partire dalle ore 11, e fino alle 18, presso la Sala Busti si terrà, infatti, il “Forum Nazionale su Teatro Scuola Territorio: piattaforma di rilancio e progetti” che vedrà protagonisti i referenti delle Rassegne Teatro Educazione e Scuola d’Italia.
L’importante momento di discussione e approfondimento è promosso da PulciNellaMente, RA.RE. (Rassegne in Rete), e Agita, associazione quest’ultima che si occupa di promuovere la cultura teatrale-artistica nella Scuola e nel Sociale, di valorizzarne le espressioni richiamando l’attenzione collettiva.
“Il teatro in ambito educativo – precisano i promotori – richiede un momento di riflessione e di confronto allargato, al fine di poter delineare una politica culturale condivisa. Una linea visibile che elabori un protocollo comune a livello nazionale, pur contenendo ed esprimendo le differenze territoriali, con l’ambizione di arrivare a un “approdo” istituzionale. A questo proposito nasce l’incontro nazionale che si terrà a Sant’Arpino e che vedrà la partecipazione attiva dei referenti delle diverse rassegne di teatro educazione d’Italia”.
La giornata sarà introdotta dai saluti istituzionali del sindaco Ernesto Di Mattia e dei promotori di PulciNellaMente, Elpidio Iorio, Carmela Barbato e Antonio Iavazzo. Seguiranno poi gli interventi di: Loredana Perissinotto, presidente Agita (“Quali politiche per il Teatro Scuola e della Comunità nella realtà delle rassegne? con uno sguardo sui protocolli d’intesa e normative esistenti”); e di Salvatore Guadagnuolo, coordinamento RA. RE. (“Esiste un nuovo modello rassegna o più profili?”).
A seguire una breve presentazione delle rassegne da parte di ciascuno dei rappresentanti presenti. Alla ripresa dei lavori, dopo la pausa pranzo, si tenterà di “immaginare una linea comune sull’organizzazione della rassegna intesa come luogo di incontro e confronto” e di “elaborare una proposta per il 2024 nella comune intesa di presentare un progetto condiviso ad un committente nazionale e/o internazionale (Ue)”. Dopo la plenaria mattutina e i lavori di gruppo pomeridiani, si lavorerà per stilare un documento condiviso di programmazione e intenti da sottoporre anche agli interlocutori nazionali (Ministero della Cultura e Ministro dell’Istruzione e del Merito).
“Riteniamo – scrive Salvatore Guadagnuolo, coordinamento RA. RE. – che il fenomeno delle Rassegne di Teatro in ambito educativo e sociale siano un punto di forza dell’offerta culturale ed educativa nel nostro Paese, da discutere e analizzare a livello territoriale e nazionale. Per questo, un progetto come RA.RE. ha ora bisogno: di nuova linfa e di risorse, di una maggiore presenza dei vari responsabili di rassegne per delineare possibili sviluppi a livello locale, nazionale e internazionale se la configurazione lo richiede; di un confronto progettuale e di azione per dare crescita al movimento; di un investimento politico per avere una maggiore visibilità; di una maggiore coesione per raggiungere gli obiettivi comuni”.