Aversa (Caserta) – Consiglio comunale, questo pomeriggio, alle ore 15, convocato in sessione straordinaria. Se la prima convocazione andasse deserta la seconda è stata prevista per il 2 ottobre, alle ore 15. Dopo le mozioni e le interrogazioni l’ordine del giorno prevede la ricognizione della partecipazione dell’ente al 31 dicembre 2022 (ex articolo 20 Tusp), la definizione del Gap della città di Aversa, del perimetro di consolidamento e approvazione dello schema di bilancio consolidato 2022, articolo 11 bis e seguenti decreto legislativo 118 /2011, del Gruppo amministrazione Pubblica comune di Aversa. – continua sotto –
Un ordine del giorno di tipo tecnico che, probabilmente, metterà in scena l’ennesimo Consiglio che dimostrerà il valore dei componenti dell’assemblea comunale nel dare una svolta al “cambiamento” della città. La maggioranza, da un lato, votando sì a tutto quello che viene proposto dalla giunta e dai rappresentanti dei loro partiti aldilà dell’utilità che possano avere le proposte per migliorare la città; dall’altro, l’incapacità della minoranza di fare proposte alternative condivisibili, finalizzate al miglioramento della città, limitandosi solo ad opporsi alle idee della controparte perché è facile dire è tutto sbagliato, tutto da rifare.
Uno spettacolo visto e rivisto tante volte al punto che anche la diretta su YouTube del consiglio comunale viene seguita solo da qualche decina di cittadini. Un “dibattito” che si sta facendo più serrato in vista delle prossime elezioni e che non permette di ipotizzare una conferma dell’attuale amministrazione incapace di realizzare un sistema di trasporto pubblico cittadino, indispensabile in un comune di circa 50mila abitanti, costretti ad usare necessariamente autovetture per andare, ad esempio, dai condomini di via Guido Rossa al poliambulatorio di via Di Giacomo.
Un’amministrazione che pensa a realizzare la forestazione di alcune strade della città ma lascia vuoti gli invasi presenti un po’ dappertutto, finanche in piazza Vittorio Emanuele, che contenevano alberi che abbellivano tante zone di Aversa, oggi trasformati in cestini per rifiuti. Un’amministrazione incapace di sistemare le strade ricche di buche e di rattoppi mal fatti annunciandone il rifacimento, quando sarà. Per non parlare dei marciapiedi molti dei quali impercorribili per mancanza di pavimentazione o con pavimentazione dissestata e quindi pericolosa, incapace di rimettere in funzione l’orologio simbolo della città che campeggia su Porta Napoli abbellito, si fa per dire, da erba spontanea cresciuta sull’arco, erba che nessuno rimuove né adotta. – continua sotto –
Questo solo per portare degli esempi dell’efficacia amministrativa in questi quasi cinque anni di vita. Certo c’è la progettazione di grandi idee da realizzare e che, probabilmente, finiranno come l’area destinata ai piccoli impianti produttivi (Pip) che avrebbe dovuto cambiare in meglio la vivibilità della città, o che si realizzeranno fra una decina di anni, come il progetto dei sagrati non ancora concluso.
Ma “se Atene piange Sparta non ride”, ovvero se la maggioranza ha dimostrato la sua insufficienza altrettanto ha fatto la minoranza che oltre a dire che è tutto sbagliato tutto da rifare non ha fatto nulla di concreto per indirizzare la maggioranza a governare in maniera soddisfacente la città. Perché è il caso di ricordare che la minoranza non ha il compito di dire solo no ma deve collaborare con la maggioranza nel fare gli interessi della cittadinanza.
Questo ad Aversa non è avvenuto e con gli schieramenti che si stanno annunciando è probabile che non sia possibile ipotizzare che Aversa cambi nel prossimo futuro, almeno finché la classe politica, oggi ricca di personaggi improvvisati, non diventi una classe politica vera, che lavora per la città e non per raggiungere obiettivi personali, capaci di soddisfare l’orgoglio personale di essere sindaco o assessore o essere l’occasione per rimediare un posto di lavoro o realizzare interessi di singoli.
