Aversa (Caserta) – Il Consiglio comunale di lunedì 11 settembre, con 12 voti favorevoli 5 contrari è un astenuto, ha approvato il bilancio triennale 2023-2025. Una conclusione logica perché la maggioranza ha i numeri, tant’è che non è stato necessario il tredicesimo voto del presidente del Consiglio, Roberto Romano, per approvare un bilancio che, ancora una volta, è stato oggetto di discussioni. – continua sotto –
Secondo copione, l’opposizione, ridotta di numero per alcune assenze, ha fatto le sue osservazioni alle quali i componenti della maggioranza hanno dato risposte rimandando, di fatto, al mittente le osservazioni e dimostrando che l’attuale amministrazione può fare tutto quello che vuole, indipendente dal come viene fatto, perché ha i numeri.
Ascoltando gli interventi del lungo pomeriggio in cui si è svolto un consiglio durato oltre 5 ore, in un’aula senza pubblico, seguito sul canale YouTube del Comune da 26 persone (in alto il video integrale), viene naturale fare due osservazioni. Una relativa al comportamento dei consiglieri di maggioranza apparsi dei “tuttologi”, dei Pico della Mirandola, vale a dire persone che conoscono le leggi, i regolamenti e tutto quanto si svolge, da un punto di vista amministrativo, nei dettagli come se fossero nati politici mentre tanti di loro sono nuovi al “lavoro” di consigliere comunale che, come ogni lavoro, dovrebbe essere preceduto da un periodo di formazione-studio, seguito da un periodo di praticantato mentre sui banchi dell’Assise troviamo solo consiglieri che molte volte non hanno alcun tipo di qualificazione, diventato “politici” solo perché hanno, come si dice, “i voti” trasformandosi automaticamente in “yes man” tuttologi, depositari della verità assoluta.
L’altra diretta alla minoranza che nel Consiglio comunale non ha alcuna possibilità di esprimere pareri diversi da quelli della maggioranza perché, probabilmente per assioma, tutto quanto propone o dice è finalizzato solo ad ostacolare, senza successo, la maggioranza. In questa ottica il Consiglio comunale potrebbe anche svolgersi senza la presenza della minoranza perché la validità di una seduta richiede la presenza di almeno un terzo dei consiglieri, fatta esclusione del sindaco, cosi nel caso di Aversa bastano 12 consiglieri perché un’assemblea sia valida. Cosa che permetterebbe di approvare qualsiasi provvedimento con il voto della sola maggioranza. – continua sotto –
Alla fine, tutto si è svolto come al solito: la maggioranza se la suona e se la canta, anche se nel coro non sempre è stata presente la voce del presidente Romano che ha votato a favore di un emendamento presentato dalla minoranza e contro un emendamento presentato dalla maggioranza, dimostrando di essere un politico pensante e non il tredicesimo uomo necessario per la tenuta dell’amministrazione.
Ad ogni modo, vanno sottolineate due osservazioni fatte dalla minoranza. Una relativa alla mancanza di controllo dei contratti fatti dall’amministrazione con società esterne per garantire servizi come, ad esempio, l’igiene urbana o la sosta a pagamento che prevedrebbero precise attività sottoscritte nel capitolato di appalto come la pulizia dei marciapiedi, la messa a disposizione di defibrillatori e l’attivazione di pulmini destinati a collegare la periferia con il tribunale, per limitarci alle cose più evidenti.
L’altra osservazione riguarda la frase pronunciata da una consigliera che, senza mezzi termini, ha chiesto ai colleghi di maggioranza “Ma la conoscete la città che dovete amministrare o no?”. Personalmente, penso di no giacché basta camminare a piedi, anche per la centralissima via Roma per raggiungere piazza Vittorio Emanuele, per rendersi conto che la città è sporca, l’erbaccia spunta da tutte le parti creando tantissime aiuole naturali negli invasi destinati agli alberi che dovrebbero abbellire la città che però sono vuoti, marciapiedi spesso pericolosi per carenze di pavimentazione ed usati come piste ciclabili anche in presenza della polizia municipale. Di sicuro, chi va in automobile non riesce a vedere tutto questo e può affermare in buona fede che Aversa è una città bellissima dalla quale, però, tantissimi giovani scappano per trovare altrove il loro futuro senza dover fare ricorso a candidarsi come aspiranti consiglieri comunali.