Aversa (Caserta) – “Studiate, è la conoscenza a fare la differenza nella vita”. Parola di Scipione l’Africano. Nel suo libro, intitolato “184 a.C. – Un anno di scuola a Liternum tra Scipione e i Baccanali di Atella”, l’oncologo aversano Tommaso Aprile racconta la storia di Marco, un ragazzino romano di 14 anni che si trasferisce con la sua famiglia a Liternum dove, di sera in sera, ripercorre alcuni dei momenti principali della storia di Roma grazie ai racconti del generale Scipione l’Africano. – continua sotto –
Il giovane ascolta con ammirazione il grande condottiero narrare di come abbia sconfitto Annibale, portando il dominio romano nel continente africano, ma anche di come sia stato accusato ingiustamente in Senato e costretto a ritirarsi a vita privata. Narrando la sua esperienza, Scipione invita Marco, e con lui tutti i ragazzi, ad imparare dal suo coraggio ma soprattutto a studiare perché nella vita è la “marcia in più” della conoscenza a fare la differenza.
L’opera, edita da Graus Edizioni, sarà presentata giovedì 14 settembre, alle ore 18, al Bar “Empire” di Aversa, in viale Kennedy. Un evento promosso da Fidapa Aversa, Istituto Studi Atellani, Pro Loco Litorale Domizio e Pro Loco Sant’Arpino e dal dottor Sergio D’Ottone, console per Aversa del Touring Club Italiano. Moderati dalla professoressa Silvana Virgilio, vicepresidente Asmef, dialogheranno con l’autore la professoressa Lorenza Pota e il dottor Francesco Montanaro, presidente dell’Istituto Studi Atellani. A tutti i partecipanti verrà offerto il famoso dolce “Polababà”, un mix di polacca e babà creato dall’Empire.
Nato a Villa di Briano e residente ad Aversa, dove lavora come oncologo nell’ospedale “Moscati”, il dottor Aprile si è laureato in Medicina e Chirurgia nel 1983 alla Facoltà di Medicina e Chirurgia di Napoli, specializzandosi in Chirurgia Oncologica nel 1987. Da sempre appassionato di viaggi, e un po’ curioso di “tutto” ama definirsi con le parole del suo migliore amico che dice: “Tommaso è un poeta che ogni giorno si inventa qualcosa per rendere la vita più bella a sé e agli altri”. Amante della musica e della scrittura, ha inciso un cd di brani musciali dal titolo “Ispirazioni” e ha redatto diversi articoli per la rivista scientifica “Sapere Medico” di Napoli. Ha pubblicato, inoltre, due libri autobiografici di viaggio dal titolo “Jamila Giddan” (2005) e “Mesiana Bascra” (2011). Tra le sue opere anche “L’Isola Felice” (2015) in cui, sempre con uno stile autobiografico, affronta una delle tematiche più articolate e complesse dei tempi moderni: come trasformare positivamente l’ansia che ci attanaglia nel vivere quotidiano, mentre in “Nahima e le Mille e una notte” (2020) narra la meravigliosa storia d’amore tra Ciro e Nahima, immaginando un racconto che abbraccia la Napoli del ‘400, la cultura araba e le meravigliose favole delle “Mille e una notte”.