Aversa (Caserta) – La Corte costituzionale ieri si è riunita in camera di consiglio per decidere sulla prosecuzione del processo a carico dei quattro funzionari egiziani imputati dell’omicidio del ricercatore italiano Giulio Regeni. In questa importante data, la famiglia Regeni ha chiesto sostegno morale alla comunità nazionale, attraverso delle mobilitazioni presso le panchine gialle di tutta Italia, dedicando un ricordo ed un momento di riflessione al ricercatore italiano scomparso nel 2016. – continua sotto –
Per tale motivo, l’associazione “Controsenso” di Aversa ha deciso di aderire all’appello di Paola Deffendi e Claudio Regeni, organizzando un sit-in presso la panchina gialla dei diritti umani istituita lo scorso 7 febbraio in via Roma, ripercorrendo le tappe di una triste vicenda iniziata il 25 gennaio 2016 con il rapimento di Giulio ed il successivo ritrovamento del corpo senza vita il successivo 3 febbraio.
Al termine dell’iniziativa è stata effettuata una lettura tratta dal libro “Giulio fa cose”, scritto nel 2020 dalla famiglia Regeni, che ha promosso un momento di riflessione tra tutti i presenti. All’evento hanno presenziato il presidio locale di Amnesty International, il Forum dei Giovani di Cesa, l’associazione Futuro Cesano e, in rappresentanza dell’amministrazione comunale di Aversa, i consiglieri Federica Turco e Mariano Scuotri.
«Non appena ne siamo venuti al corrente, siamo stati entusiasti di aderire all’iniziativa lanciata dalla famiglia di Regeni – ha dichiarato Emilio Tirozzi, esponente dell’associazione Controsenso – si tratta di quei momenti che ci aiutano a fare in modo che non ci si dimentichi di storie come quella di Giulio e che ci incentivino ad attivarci, a partire dal nostro piccolo, per cercare di tutelare i diritti umani. La lettura del passo tratto dal libro “Giulio Fa Cose” è stata davvero molto toccante, nel passo sono stati ripresi quei momenti di profonda sofferenza della famiglia, la quale mentre raccontava le ingiustizie subite dal proprio figlio, veniva purtroppo derisa. Questo però, nonostante tutto, non ha portato i familiari a mollare la presa, ma tutt’altro, continuando a battersi per la giustizia, che ancora oggi noi tutti attendiamo». – continua sotto –
«La panchina gialla, iniziativa lanciata dalla nostra associazione qualche mese fa, – continua Tirozzi – cerca proprio di catalizzare lo spirito della famiglia di Giulio e di tutto coloro che ovunque nel mondo soffrono a causa della negazione dei propri diritti, così da essere un luogo simbolico che ci aiuti, magari anche durante una semplice passeggiata per Aversa, a riflettere sulle ingiustizie che avvengono nel mondo. Proprio per questa motivazione, proporremo ulteriori occasioni di incontrarci alla “nostra cara” panchina gialla. Un sentito ringraziamento va ai rappresentanti dell’Amministrazione comunale di Aversa, agli amici del Forum dei Giovani di Cesa e di Futuro Cesano, oltre che a tutti quanti coloro che hanno partecipato all’iniziativa».
La camera di consiglio dei giudici costituzionali è stata aggiornata ai prossimi giorni per la decisione finale. “Ora più che mai, desideriamo esprimere vicinanza alla famiglia Regeni, nella speranza che ottengano verità e giustizia per Giulio Regeni”, fanno sapere da Controsenso.