Aversa (Caserta) – Era intenzionato a prendere la fuga, forse all’estero, quando la polizia lo ha arrestato vicino alla stazione ferroviaria di Aversa. Il giorno prima Paolo Scarano, 34 anni, aveva ucciso a coltellate Paolo Menditto, 55 anni, in un appartamento delle palazzine popolari in via Saporito. – continua sotto –
19 le coltellate inferte, in varie parti del corpo, alla vittima da Scarano, incensurato, di Casal di Principe, ex caporale dell’Esercito in sevizio a Roma. Il movente, come riferito in una nota dalla Procura di Napoli Nord, sarebbe legato al fatto che la fidanzata si sarebbe fatta consegnare droga da Menditto in cambio di rapporti sessuali. Così Scarano decideva di recarsi nell’abitazione del 55enne, con precedenti per stupefacenti e reati contro il patrimonio. Non è chiaro se l’intenzione di Scarano fosse quella di uccidere Menditto o, come più probabile, convincerlo a non fornire più droga alla ragazza; discussione poi degenerata e culminata con l’omicidio.
Il cadavere di Menditto veniva trovato giovedì mattina nella sua abitazione, al secondo piano del Fabbricato 2, scala B, delle palazzine di via Saporito. Dopo l’allarme lanciato dai familiari, che non avevano notizie del 55enne da circa 24 ore, sul posto giungevano i Vili del fuoco che entravano in casa e rinvenivano il corpo senza vita dell’uomo riverso sul pavimento del soggiorno e con numerose ferite d’arma da taglio al torace, ai fianchi, all’addome e ad un braccio.
Dei rilievi si occupavano i poliziotti della Squadra mobile di Caserta e del commissariato di Aversa, coordinati dalla Procura di Napoli Nord, che riuscivano a individuare l’autore del delitto grazie alle immagini di alcune telecamere di sorveglianza. Da lì il provvedimento di fermo dell’autorità giudiziaria nei confronti di Scarano che veniva rintracciato alla stazione di Aversa e condotto nel carcere militare di Capua. La famiglia di Menditto, rappresentata dall’avvocato Mario Griffo, si costituirà parte civile nel processo.