Giorgio Napolitano, funerali di Stato e lutto nazionale. A Napoli maxischermo nel Maschio Angioino

di Redazione

Per i funerali del presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano, morto il 22 settembre a 98 anni, il governo ha disposto le esequie di Stato che avranno luogo martedì 26, alle ore 11.30, con una cerimonia laica si svolgerà nell’Aula della Camera dei Deputati. Le bandiere nazionali ed europee sono esposte a mezz’asta su tutti gli edifici pubblici e sulle sedi delle rappresentanze diplomatiche e consolari all’estero, come anche su tutti i centri di produzione e le sedi della Rai. – continua sotto – 

Ci sarà una diretta televisiva su Rai 1 e su maxi-schermi appositamente predisposti in Piazza del Parlamento. A Napoli, città natale del presidente emerito, il sindaco Gaetano Manfredi ha disposto l’allestimento di un maxischermo nella Sala dei Baroni del Maschio Angioino: l’ingresso, libero fino ad esaurimenti dei posti, è consentito dalle ore 11.

Intanto, sarà aperta anche oggi, fino alle 16, la Camera ardente allestita nella sede del Senato. Da ieri prosegue ininterrotto da ieri l’omaggio popolare, davanti al feretro si è soffermata molta gente comune dopo una fila di circa 15/ 20 minuti davanti a Palazzo Madama. Diverse le famiglie anche con bambini o figli adolescenti, alcune delle quali hanno riferito di essere appositamente venuti a Roma per rendere omaggio a Napolitano.

Poco dopo le 13, senza che fosse stato annunciato, Papa Francesco è arrivato a Palazzo Madama. Sceso dalla consueta Fiat 500 bianca davanti all’ingresso su Corso Rinascimento, dove è stato accolto dai fragorosi applausi dei molti cittadini presenti, ha raggiunto la sala su una sedia a rotelle. Una volta entrato, si è alzato per salutare i familiari e per un lungo momento di raccoglimento davanti al feretro. All’uscita si è fermato per lasciare un messaggio sul il libro delle presenze: “Un ricordo e un gesto di gratitudine a un grande uomo servitore della patria”. Ha poi lasciato il Senato senza rilasciare alcuna dichiarazione ai cronisti.

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