Napoli – Il futuro digitale è fondamentale per l’Italia e non può prescindere dalla Tim. Gianluca Daniele, segretario generale Slc Cgil Napoli e Campania, ha aperto l’incontro con i lavoratori nella sede napoletana del gruppo Tim. Assemblea alla quale hanno partecipato più di 300 persone. – continua sotto –
“È una bella assemblea – ha commentato Daniele – perché tanto partecipata. E’ l’occasione per invitare tutti, non solo i lavoratori ma anche i cittadini, a partecipare alla manifestazione del 7 ottobre sui temi centrali del lavoro, del salario, dell’equità fiscale, della pace, dare segnale a questo governo per cambiare rotta. Però è anche l’occasione, qui in Tim, per parlare della riorganizzazione dell’azienda, dello scorporo della Rete, per far sì che il Governo in qualche maniera si prenda carico delle sorti di migliaia di lavoratori e il futuro della digitalizzazione di questo Paese. E questo si fa solamente salvaguardando la più grande azienda di telecomunicazioni, la Tim”.
Appuntamento, quello di piazza San Giovanni, a Roma, il 7 ottobre, per manifestare il dissenso contro le politiche del governo, come evidenzia Riccardo Saccone, segretario generale Slc nazionale: “Denunciamo da anni che le scelte che i vari governi, a onor del vero, hanno fatto e stanno facendo su Tim, stanno portando questo Paese all’insignificanza tecnologica su un pezzo importantissimo, quello delle telecomunicazioni”.
Il mancato processo penalizza anche Napoli, come sottolinea Nicola Ricci, segretario generale Cgil Napoli e Campania: “Stiamo lavorando perché in questo Paese ci sia un nuovo modello sociale ed economico. Le proposte che mette in campo questo governo non ci piacciono”.
La Cgil, dunque, si prepara alla mobilitazione. L’appello di Pino Gesmundo, segretario nazionale del sindacato: “Invitiamo alla partecipazione alla manifestazione del 7 ottobre insieme a circa 200 associazioni a livello nazionale che terremo a piazza San Giovanni e chiediamo se questa linea è condivisibile, se possiamo andare avanti per arrivare anche fino allo sciopero generale”. IN ALTO IL VIDEO
