Casal di Principe (Caserta) – “Ha promosso tra i giovani percorsi di educazione alla legalità e ai valori sociali. Si è particolarmente impegnato per il recupero dei beni confiscati e per la costruzione di una comunità alternativa a quella criminale. Mirabile esempio di coraggio, di senso civico e di solidarietà”. Questa la motivazione con la quale il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha assegnato la medaglia d’oro al valor civile a Valerio Taglione, coordinatore del Comitato don Peppe Diana, scomparso l’8 maggio del 2020. – continua sotto –
La consegna del riconoscimento ai suoi familiari è avvenuta a Casa Don Diana, bene confiscato alla camorra a Casal di Principe, alla presenza del prefetto Giuseppe Castaldo, del questore Andrea Grassi, dei sindaci di Casal di Principe, Renato Natale, e di Aversa, Alfonso Golia, del vescovo della Diocesi di Aversa, Angelo Spinillo, di tante autorità civili e militari, oltre che di un nutrito parterre di attivisti, scout e tanti cittadini.
Da giovane scout, Taglione era uno dei ragazzi di don Giuseppe Diana. Quando il sacerdote fu ucciso quella mattina del 19 marzo 1994, Valerio, come tutti quelli che lo avevano conosciuto, rimase sconvolto. Furono giorni terribili. Ma chi pensava che la morte di don Peppe avrebbe fermato una storia che guardava alla rinascita di una terra infestata dalla camorra si sbagliava.
Nacque un movimento di donne e uomini liberi che seppero unirsi per condividere sogni e speranze, e che trovarono in Valerio Taglione la loro guida. Quel movimento che negli anni ha contribuito a realizzare numerosi progetti in beni confiscati alle mafie ma anche in beni comuni che hanno favorito la cultura della legalità e dell’etica sia a livello sociale che economico nel territorio non solo di Casal di Principe ma di tutto il Casertano, estendendosi ad altri territori della Campania e d’Italia. IN ALTO IL VIDEO