Casoria (Napoli) – E’ partita, stamani, la demolizione integrale di un’opera edilizia abusiva realizzata nel a Casoria, in via Marco Rocco 24, costituita da uno sbalzo esterno al primo piano, quale congiunzione di due balconi già esistenti, su una superficie abusiva senza alcun titolo amministrativo e privo di messa in sicurezza.
La caratteristica di tale demolizione non è data dalle particolari dimensioni dell’opera abusiva, bensì dalla zona in cui rientra e dalla pericolosità della stessa, in quanto considerata molto fatiscente e non posta in sicurezza. La zona, descritta inedificabile dal piano regolatore del Comune, è costituita da una strada molto stretta del centro storico e molto frequentata da cittadini per le attività commerciali ivi esistenti. Il manufatto abusivo presenta criticità strutturali costruttive che possono creare pericolo di crollo o cedimento dello stesso, tanto da divenire un potenziale pericolo per la pubblica incolumità.
“La Procura della Repubblica – si legge in una nota del procuratore capo Maria Antonietta Troncone – ha iniziato e intende continuare nella doverosa attività di demolizione dei manufatti abusivi, consentendo, in tal modo, il ripristino dell’integrità del territorio. A tal fine, allo scopo di riaffermare i principi di legalità e giustizia, è stato riorganizzato e potenziato l’Ufficio Demolizione, con personale di polizia giudiziaria appartenente alla sezione dell’Arma dei Carabinieri, ufficio che coordinerà le procedure per le ulteriori demolizioni dei manufatti abusivi insistenti in provincia di Napoli e Caserta”.
“L’attività di demolizione, come in genere l’attività di repressione/prevenzione, in realtà, sensibilizza le comunità a un uso del territorio appropriato e rispettoso. Le demolizioni – prosegue la procuratrice – trasmettono il segnale inequivocabile che l’abusivismo viene combattuto fino in fondo e che, soprattutto, non è conveniente”. Peraltro, la Procura della Repubblica di Napoli Nord, nell’individuazione dei manufatti abusivi da abbattere, utilizza dei “criteri di priorità, di natura oggettiva e predeterminata, che non rispettano il solo ordine cronologico, ma che tengono conto delle criticità strutturali costruttive, che possano creare pericolo per la pubblica incolumità”.
