Aversa (Caserta) – Fra le chiese che è stato possibile visitare nelle Giornate Fai d’Autunno, tenute il 14 e 15 ottobre, una in particolare ha richiamato l’attenzione dei visitatori, quella di Santa Maria della Pietà, in piazza Vittorio Emanuele, conosciuta ad Aversa anche come “chiesa dell’Angelo Custode”, rappresentato con una pregevole scultura in legno posta sull’altare secondario. – continua sotto –
Insieme a Rosalba Corvino, delegata del Gruppo Fai di Aversa, e Roberta Masullo, studentessa universitaria e componente del Gruppo Giovani del Fai, abbiamo scoperto storia e curiosità del luogo sacro.
La chiesa è sede della Congrega dell’Angelo Custode che la cura e la prepara per la celebrazione domenicale, unico giorno in cui è possibile accedere a questa chiesa che ricade nella competenza della parrocchia di San Giovanni Battista, in piazza Savignano.
Edificata nel 1597, essendo poco distante dalla piazza, oggi dedicata a Vittorio Emanuele, veniva utilizzata per dare gli ultimi sacramenti ai condannati a morte, incarcerati nel vicino castello di Savignano, destinati ad essere impiccati in quella piazza. I morituri qui venivano a confessarsi prima dell’esecuzione. Tra l’altro, la cappella sorge a poca distanza dall’ex tribunale e godeva del patronato della famiglia Martucci nell’ 800 passò alla famiglia Lombardi. – continua sotto –
Nel 1656, dopo la peste, gli economi della chiesa restaurarono l’edificio ed abbellirono l’interno in cui sotto la tela posta sull’altare maggiore è presente un affresco quattrocentesco della Vergine Addolorata con Cristo morto. Durante la compilazione dell’inventario dei beni culturali ecclesiastici della Diocesi di Aversa nell’ipogeo fu ritrovata un’urna cineraria d’epoca romana, databile al primo secolo d.C., in età Flavia.
Per chiudere rivolgiamo l’appello fatto dai rappresentanti della Congrega affinché la chiesa possa essere aperta almeno il venerdì nel corso della settimana. IN ALTO IL VIDEO