Aversa (Caserta) – Vorreste che il prossimo sindaco fosse alto, biondo con gli occhi azzurri e capace di realizzare i desideri dei cittadini con un semplice colpo di bacchetta magica, insomma un principe che comanda da solo? Oppure che fosse un politico con gli attributi come Sandro Pertini? Uno che nel 1974, da presidente della Camera dei Deputati, ricordando ai colleghi che in quel momento di inflazione che viveva l’Italia, era assurdo chiedere un aumento dell’indennità, si rifiutò di firmare il decreto affermando “Io con queste mani non firmo”, e aggiungendo che se i colleghi non avessero gradito il suo modo di agire entro un’ora sarebbe stato pronto a lasciare ad altri la sua poltrona, dimostrando di essere un politico che teneva agli interessi degli italiani e non a quelli personali o della casta. – continua sotto –
Vorreste un politico così, capace di guidare la città senza fare accordi con partiti e liste che lo sosterranno, pronto a lasciare la poltrona in caso di richieste inaccettabili? Qualunque sia la vostra risposta state sicuri che non lo avrete perché nessuno è pronto ad accettare un principe che comanda da solo, né c’è un politico in grado di reggere il governo di una città in cui cittadini senza alcuna esperienza e, talvolta, senza una cultura specifica, si trasformano in consiglieri comunali e o addirittura in assessori tuttologi.
Purtroppo, però, gli elettori aversani per gran parte sono abituati a votare gli amici, i parenti, i conoscenti, sperando di ottenere un ricambio quando occorre. Dall’esperienza fatta con tre consiliature finite anzitempo a causa di conflitti di gestione della città tra consiglieri della stessa parte o delle parti opposte, o del primo cittadino con i consiglieri, molti aversani non hanno tratto alcun insegnamento.
Così, al di là dei nomi che verranno alla ribalta nei prossimi mesi, Aversa continuerà ad essere governata da politici improvvisati che, forse, traghetteranno la città alla quarta conclusione anticipata consecutiva della consiliatura. Se le cose andranno in questo modo sarà la conferma dell’incapacità di tanti elettori aversani di scegliere i loro rappresentanti.