Capua, bruciato albero nell’aiuola in memoria del partigiano Carlo Santagata: la condanna dell’Anpi

di Redazione

Il comitato provinciale dell’Anpi Caserta esprime solidarietà e vicinanza agli antifascisti e alle antifasciste di Capua, agli iscritti e alle iscritte della locale sezione Anpi “Margherita Troili” per l’incendio che, nottetempo, ignoti hanno appiccato all’albero di gelso al quale fu impiccato dai nazisti il 5 ottobre del 1943, l’allora sedicenne Carlo Santagata di Santa Maria Capua Vetere. – continua sotto –

Dai fascicoli d’archivio, Santagata viene definito una “staffetta partigiana” ed è stato insignito della medaglia d’oro al valor militare alla memoria perché “…pur reso edotto del pericolo cui andava incontro s’impegnava, da solo, in azioni di guerriglia contro truppe tedesche ripieganti tra Santa Maria Capua Vetere e Capua. Catturato dal nemico, seviziato ed impiccato immolava la sua giovane esistenza con serenità e virile coraggio. Luminoso esempio del tradizionale eroismo della gioventù italiana”.

“Condanniamo fermamente – fanno sapere dall’Anpi Caserta – il vile e codardo gesto compiuto e auspichiamo che i responsabili siano identificati e assicurati alla giustizia quanto prima. Non possiamo, inoltre, accogliere alcuna derubricazione di un atto politico così grave, che ha severamente offeso la memoria dell’intera città di Capua. L’azione possiede una chiara valenza politica, inquadrabile in un più ampio contesto nazionale di attacchi alla memoria dei Partigiani e dei luoghi della guerra di Liberazione, come dimostrato da eventi simili verificatisi, in questi ultimi anni, in altre città italiane. Qualcuno vuole tentare di cancellare la memoria di chi si è ribellato alla sanguinaria dittatura nazifascista, attaccare il cuore antifascista della nostra Terra”.

E sottolineano: “Capua, la provincia di Caserta, sapranno difendere la memoria dei suoi eroi. La vigilanza antifascista sarà continua e inflessibile. La memoria di una città non si brucia e non si cancella. Nessuno riuscirà mai a cancellare la memoria di Carlo, perché Carlo è e sempre sarà vivo nella città e nel cuore di tutti gli antifascisti e le antifasciste della provincia di Caserta”. “Quanto purtroppo accaduto – concludono dall’associazione partigiani – testimonia la profonda esigenza di non arretrare mai nella difesa e nella memoria di quel sacrificio”. SOTTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA

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