Aversa (Caserta) – Ha tentato il cosiddetto “cavallo di ritorno” per un’auto rubata ad Aversa ad una studentessa ma è stato tratto in arresto dai carabinieri. Si tratta di un uomo di 44 anni, di Afragola (Napoli), incensurato, condotto in carcere con l’accusa di estorsione. – continua sotto –
I fatti risalgono a pochi giorni fa. Nel pomeriggio del 20 ottobre, al termine delle lezioni seguite in un centro studi di Aversa, la studentessa, 18enne, proveniente da Formia (Latina), non trovava più la sua autovettura parcheggiata in mattinata. Dopo averla cercata invano nelle immediate vicinanze, la ragazza si recava dai carabinieri della città normanna per sporgere denuncia di furto. Il giorno seguente la 18enne riceveva una telefonata da un numero anonimo nel corso della quale una voce maschile sconosciuta le rivolgeva una richiesta di denaro, 1.500 euro, quale “corrispettivo” per il ritrovamento e la restituzione dell’auto.
La ragazza accettava la proposta e, nell’attesa di ricevere la successiva telefonata dal malvivente per ricevere indicazioni su tempo e luogo del ritiro, denunciata il tentativo di estorsione ai carabinieri di Minturno (Latina) che, insieme ai colleghi della sezione operativa della Compagnia di Formia, informavano i comandi dell’area interessata, ossia le compagnie di Aversa e di Castello di Cisterna.
Nel corso di quella mattinata diverse erano le telefonate tra la vittima ed il malfattore, nel corso delle quali venivano proposti orari e luoghi diversi dove formalizzare lo scambio, da Formia ad Aversa fino a giungere all’ultima località, nel comune napoletano di Acerra. Il malfattore suggeriva di non attendere a casa e di uscire nel caso avesse dovuto svolgere qualche commissione, ma alla precisazione della donna che non aveva disponibilità del mezzo, lo stesso – con tono confidenziale ed ironico – la invitava ad utilizzare un taxi anticipandole che si sarebbe fatto carico delle spese. – continua sotto –
Sul luogo definitivo dell’appuntamento, l’amara sorpresa per il 44enne di Afragola perché a presentarsi erano i carabinieri di Castello di Cisterna e Formia, appostati nelle immediate vicinanze. All’uomo venivano sequestrati un telefono cellulare e un biglietto sul quale era riportato un indirizzo, di Aversa, lo stesso dove successivamente è stata rinvenuta l’autovettura della ragazza. Per lui si aprivano le porte del carcere di Napoli-Poggioreale.