La Commissione Legalità dell’Ordine dei Giornalisti della Campania fa un appello alle forze dell’ordine, Prefetture, Questure e Procure in Campania che, all’esito di indagini e operazioni di polizia, nelle note stampa “schermano” dati e ricostruzioni salienti a propria discrezione e a danno della completa verità. – continua sotto –
La commissione ricorda che “la Corte di Cassazione, già con una sentenza del 2012, ha infatti ribadito i limiti entro i quali si esercita il diritto di cronaca e, in particolare, quello dell’essenzialità dell’informazione rispetto a fatti di interesse pubblico”. In tempi recenti, con una sentenza della prima sezione penale del 2020 (presidente Genovese, estensore Terrusi), i magistrati hanno chiarito che “ai sensi dell’articolo 137 del d.lgs. numero 196 del 2003, alla diffusione o alla comunicazione per finalità giornalistiche dei dati personali acquisiti senza il consenso dell’interessato, si applicano i limiti del diritto di cronaca e, in particolare, quello relativo all’attinenza a fatti di interesse pubblico, intesa nel senso che i dati abbiano la funzione di veicolare una notizia di interesse pubblico”, (Sez. 1 – , Ordinanza n. 29583 del 24/12/2020, Volo contro Borrè).
Numerosi sono i casi in cui, spiegano dalla commissione, non c’è alcuna collaborazione fra istituzioni e giornalisti: da Benevento a Caserta e Avellino, da Salerno a Napoli. Si tratta di casi segnalati all’attenzione della Commissione Legalità che ha quindi deciso di intervenire pubblicamente sull’argomento.
“Il bisogno di tutelare la privacy – continuano dall’organo dell’Odg Campania – e il diritto alla difesa di indagati e sottoposti a misure cautelari, dimostrando nelle opportune sedi giudiziarie l’estraneità ai fatti contestati, è assolutamente condivisibile e inalienabile. E’ per tali ragioni che non si accetta né si comprende la censura preventiva. Se nei comunicati vengono omesse notizie importanti, l’ossessiva richiesta di queste rischia di innescare una serie di dannose reazioni a catena, suscettibile di provocare danni di altro tipo. La corretta informazione, quando è condotta onorando il codice etico della professione da chi ben conosce il diritto alla presunzione di innocenza, non può e non deve essere vista come usurpatrice né nemica da ostacolare”. – continua sotto –
“La lotta al crimine e, più in generale, al malaffare nei diversi livelli della società, necessita di un impegno corale e condiviso. Come Commissione Legalità dell’Odg Campania – concludono – auspichiamo che siano garantite la libertà di stampa e il diritto di cronaca rivendicando legittimamente – così come sancito dell’articolo 21 della Costituzione- spazio, rispetto e indipendenza”.