Israele, valico Rafah aperto e poi richiuso dopo passaggio di 20 camion di aiuti a Gaza

di Redazione

Al valico di Rafah sono passati i primi convogli di aiuti per la Striscia di Gaza, nel mirino delle operazioni israeliane dal terribile attacco di due settimane fa di Hamas in Israele. Lo riferisce la tv satellitare al-Jazeera che sta trasmettendo alcune immagini. – continua sotto – 

Secondo quanto rende noto Cnn, citando un suo stringer sul lato egiziano del confine, il valico è stato subito richiuso, dopo il passaggio di soli 20 camion. Ieri, in attesa di passare, c’erano più di 50 camion. Secondo Hamas, che controlla la Striscia, “il convoglio carico di aiuti umanitari comprende 20 camion che trasportano medicinali, forniture sanitarie e una quantità limitata di scorte di cibo”.

L’annuncio dell’apertura era arrivato dall’ambasciata Usa in Israele, che in un avviso ha chiarito di non essere a conoscenza di “quanto resterà aperto, se sarà aperto, per il passaggio di cittadini stranieri in uscita da Gaza”. L’ambasciata avverte che “molte persone cercheranno di passare se il valico verrà aperto” e mette in guardia i cittadini Usa per quella che rischia di diventare una situazione “caotica e disordinata su entrambi i lati del transito”.

Raid israeliani su Gaza: almeno 30 morti in ultimi bombardamenti – Intanto, continuano i raid aerei israeliani sulla Striscia. Secondo le ultime notizie di oggi, 21 ottobre 2023, almeno 30 persone sarebbero morte negli ultimi bombardamenti israeliani che hanno colpito la Striscia. Secondo l’agenzia palestinese Wafa, che cita fonti locali, i raid hanno preso di mira varie aree nella zona di Rafah, nel sud dell’enclave palestinese controllata da Hamas, e anche Jabaliya, nel nord della Striscia. In precedenza le forze israeliane hanno confermato di aver colpito nella notte “numerosi obiettivi” di Hamas nell’enclave palestinese, compresi un centro di comando, “infrastrutture” del gruppo siti per il lancio di missili anticarro e postazioni utilizzate da cecchini in cima a palazzi della Striscia. Nuovi lanci di razzi anche da Gaza contro il sud di Israele, riferiscono i media israeliani, mentre suonano le sirene di allarme nelle località israeliane vicine al confine con Gaza. – continua sotto – 

Hamas libera due donne ma ha altri 210 ostaggi – L’esercito israeliano è al corrente di 210 ostaggi nelle mani di Hamas, ha reso noto un portavoce dopo la liberazione di due donne. Le loro famiglie sono state tutte informate.

Evacuato ospedale a Gaza, allarme dell’Oms – Sono “inquietanti” le notizie sull’ordine di evacuazione all’ospedale Al-Quds di Gaza. “Come l’Organizzazione mondiale della sanità ha più volte sottolineato, è impossibile per questi ospedali sovraffollati evacuare in sicurezza i pazienti. Deve essere consentito loro di continuare a salvare vite. Devono essere protetti”. Così su X (ex Twitter) Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Oms, dopo che l’Ufficio regionale dell’agenzia per il Mediterraneo orientale (Oms Emro) ha riferito di “preoccupanti notizie” relative a “ordini di evacuazione inviati all’ospedale Al-Quds di Gaza. All’interno si trovano pazienti malati, feriti e operatori sanitari. Altre centinaia di persone, soprattutto donne e bambini, stanno cercando rifugio nell’area dell’ospedale. La sacralità dell’assistenza sanitaria – ammonisce Oms Emro – deve essere rispettata in ogni momento”.

Unicef: 1.600 bambini uccisi e 4.200 feriti in due settimane a Gaza – “Oltre 1.600 bambini sarebbero stati uccisi in due settimane di bombardamenti a Gaza. Più di 4.200 altri sarebbero stati feriti. L’uccisione e la mutilazione di bambini, gli attacchi su ospedali e scuole e la negazione dell’accesso umanitario costituiscono gravi violazioni dei diritti dei bambini. L’umanità deve prevalere”. Lo dichiara Adele Khodr, direttore regionale Unicef per il Medio Oriente e il Nord Africa. – continua sotto – 

Missile dal Libano, muore soldato israeliano – Un soldato israeliano della riserva militare delle Idf è morto in un attacco con un missile anticarro nei pressi di Margaliot, nel nord di Israele, lungo il confine con il Libano. Lo riferiscono i media israeliani. Stando a quanto riportato dal Times of Israel, in un attacco sferrato ieri è morto il sergente 22enne Omer Balva di Herzliya. Secondo Haaretz, altri due riservisti hanno riportato ferite giudicate moderate, mentre un terzo è rimasto lievemente ferito.

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