Napoli, Corte d’Appello ferma prelevamento del piccolo “Mattia”

di Redazione

Dopo una giornata di forze di polizia e assistenti sociali sotto l’abitazione del piccolo Mattia (nome di fantasia, ndr.), di Ischia, su cui pendeva un decreto del Tribunale di Napoli di prelevamento coatto e collocamento in casa famiglia per allineamento con la figura paterna, è arrivata la sospensiva della Corte di Appello. – continua sotto –  

Lo fa sapere il legale della mamma, Girolamo Andrea Coffari, che aveva presentato ricorso al provvedimento del Tribunale di primo grado che era tornato ad emettere una nuova ordinanza di utilizzo di forza pubblica. Proprio su questo punto le psicologhe del Protocollo Napoli, la stampa, le associazioni e la senatrice Valeria Valente, già presidente della Commissione Femminicidio, si erano mobilitate da giorni per chiedere di fermare l’azione di forza.

“Ieri – spiega appunto Coffari alla Dire – avevo presentato ricorso in Corte d’Appello e questa mattina un’istanza di sospensiva urgente ‘inaudita altera parte’ che è arrivata mezz’ora dopo che il collegio di primo grado aveva autorizzato la forza pubblica. Questa sospensiva è davvero un miracolo”, commenta con emozione l’avvocato che è da sempre al fianco di mamme e bambini.

I fatti risalgono al 2019 quando la mamma del bimbo, allora di tre anni, denunciò il padre per un presunto abuso ai danni del proprio piccolo che però non si è mai riusciti a provare. Da allora il bambino, oggi ha 8 anni, è stato oggetto di un contenzioso giudiziario tra i genitori. Fino a che il tribunale di Napoli, indicando una condizione psichica precaria del bambino prodotta dal fatto che l’esclusiva frequentazione con la madre lo allontanerebbe dal padre e da tutti, ha ordinato il collocamento in casa famiglia per il minore. Oggi, però, la sospensiva della Corte d’Appello.

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