Napoli – Con il panel su “Sviluppo sostenibile tra narrazione e realtà”, si è dato il via oggi alla quindicesima edizione del Forum internazionale sui rifiuti sul tema ‘Malati d’ambiente’ promosso dal consorzio nazionale dei beni in polietilene PolieCo, aperto dall’introduzione della direttrice generale Claudia Salvestrini. – continua sotto –
“Che l’ambiente diventi davvero bene comune né di destra né di sinistra. Si deve lavorare per una politica ambientale unica e seria che veda la politica dialogare con imprenditori, magistratura con ricercatori, adottando un registro linguistico condiviso”, ha detto Salvestrini, analizzando le criticità del sistema, tra carenza di impianti di riciclo e traffici illeciti dei rifiuti, e le opportunità per le imprese che devono puntare a ricerca e innovazione.
Fulvio Bonavitacola, assessore all’Ambiente e vicepresidente Regione Campania: “So bene i problemi che abbiamo alle nostre spalle, ci dobbiamo liberare di un rituale e di ripetizioni di luoghi comuni ma se si continuano a sottolineare gli aspetti negativi con le solite litanie mancando di evidenziare i risultati positivi, resteremo sempre allo stesso punto e c’è il rischio che la sostenibilità diventi una moda e che si usuri fino a perdere significato”.
Francesco Paolo Sisto, viceministro della Giustizia: “Un governo che tiene moltissimo all’ambiente non si manifesta solo con un’attenzione normativa ma anche strutturale verso gli investimenti. Allo snellimento della burocrazia ci si deve arrivare. Le prossime riforme sull’abuso d’ufficio favoriranno una maggiore fluidità di rapporti tra privato e Pubblica amministrazione. Noi vogliamo che il privato abbia un rapporto di fiducia con la giustizia e con la Pubblica amministrazione. Significa non solo procedimenti più spediti ma anche un maggiore feeling. L’impresa va riletta, non deve essere considerata un soggetto “cattivo” rispetto al pubblico ‘buono’, deve lavorare insieme allo stato per fare in modo che le finalità siano le stesse. Quindi, un privato virtuoso che, rispettando regole e legalità, diventa partener dello Stato”. – continua sotto –
La vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno: “La transizione ecologica è l’opportunità di questo secolo ma non mettiamola solo nelle mani di una ristretta cerchia di decisori pubblici. Corre attraverso strade segnate dall’ innovazione tecnologica e dall’ innovazione sociale, è naturalmente inclusiva, perché genera equilibrio, ma abbiamo l’obbligo di accompagnare questo processo con gli strumenti della politica, dei tempi necessari sia ad interrompere la furiosa catena dei cambiamenti climatici sia di quelli necessari a non lasciare nessuno indietro”.
Chiara Colosimo, presidente della Commissione parlamentare Antimafia, intervenuta in collegamento video: “Identificare le mafie nel settore della gestione dei rifiuti è sempre più difficile, spesso queste si insinuano nei circuiti legali o apparentemente tali e i metodi di infiltrazione diventano sempre più raffinati e di difficile determinazione. La Commissione può svolgere un ruolo di analisi ed ascolto, puntando fin da subito sul coinvolgimento di enti, associazioni, forze di polizia, giornalisti d’inchiesta, tutti coloro che hanno la possibilità di contribuire a squarciare veli su una realtà che richiede risposte sempre più incisive”.
Gimmy Cangiano, vicepresidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su altri illeciti ambientali e agroalimentari: “Ci sono ancora tanti reati ambientali, il 13% in Campania circa 11 al giorno ma a fronte di questo c’è voglia di riscatto e di dare il proprio contributo. Per farlo dobbiamo avete l’attenzione alta rispetto ai fondi Pnrr che stanno arrivando per l’ambiente. Il rischio di infiltrazioni deve essere assolutamente neutralizzato”. – continua sotto –
Patty L’Abbate, vicepresidente Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, ha rimarcato l’esigenza di “ripartire dal senso di realtà per legiferare”. Gianpiero Zinzi, membro della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati e della Commissione Ecomafie, ha sottolineato l’importanza dell’ascolto: “Quando arrivano i decreti, bisogna ascoltare imprese e mondo reale per superare una burocrazia che ci ingessa”. SOTTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA