Napoli – La tariffa oraria passa da 80 centesimi a 1,50 euro. Quella giornaliera da 4 a 7 euro. Non il doppio, ma quasi: parliamo dell’aumento dei prezzi del parcheggio della stazione Alta Velocità di Afragola che ha portato Federconsumatori Campania APS nelle scorse ore a chiedere attraverso i suoi legali un formale accesso agli atti al fine di esaminare se e come tale aumento voluto da Metropark (società affidataria) entrato in vigore dal 1 novembre sia “giustificato e giustificabile“. – continua sotto –
L’iniziativa, fanno sapere da Federconsumatori, nasce in seguito alle “centinaia di segnalazioni” arrivate in questi giorni da cittadini “infuriati” agli uffici dell’associazione. “L’aumento delle tariffe di parcheggio – tuona il presidente di Federconsumatori Campania Giovanni Berritto – è di fatto un’operazione scellerata. Anziché incentivare l’utilizzo del trasporto pubblico anche sull’alta percorrenza, di fatto si dissuade. Da anni la Federconsumatori che oggi rappresento si batte affinché il diritto alla mobilità sia riconosciuto come servizio essenziale e come tale tutelato. Con gli aumenti messi in campo da Metropark con benestare di RFI tale diritto viene leso quasi mortalmente, in direzione ostinata e contraria rispetto a quello che il mondo globalizzato ci chiede”.
“Noi riteniamo che il servizio di parcheggio in stazione debba essere qualificato a tutti gli effetti come un servizio pubblico in concessione e come tale debba essere sottoposto ad un sistema di tariffazione controllato e previamente definito al momento della concessione del bene”, spiega l’avvocato Felice Petillo che segue la situazione per la Federconsumatori Campania. E aggiunge: “Ancor più assurdo che tale situazione si registri proprio ad Afragola dove, essendo anche carenti altri sistemi di collegamento, moltissimi cittadini pendolari in questo momento utilizzano mezzi propri per recarsi in stazione”.
Quel che denuncia l’associazione di consumatori si può sintetizzare così: costruendo una stazione come quella di Afragola in una zona non urbana e non servita, il parcheggio diventa un servizio necessario e in quanto tale le tariffe andrebbero calmierate. Invece, in assenza di alternative realmente possibili, Metropark agirebbe per la stazione di Afragola in una sorta di regime “quasi monopolistico”. – continua sotto –
“Questa situazione – sottolinea Berritto – nei fatti permette a Metropark di praticare qualunque tipo di prezzo ai consumatori, di fatto costretti all’utilizzo del servizio di parcheggio. Dobbiamo aspettarci altri rincari al 70, 80 percento tra qualche mese? I pendolari sono stremati e messi alle corde dalla spirale inflattiva, non possono subire un ulteriore salasso per il solo doversi spostare da hinterland e periferie”.
“Con l’accesso agli atti – conclude – muoviamo il primo passo per far sì che per gli utenti di Afragola si prospetti un futuro diverso. E questo lo si può ottenere in due soli modi: o facendo sì che anche ad Afragola ci sia la possibilità di scegliere tra due diversi servizi e quindi creando concorrenza sui costi o facendo sì che RFI e Metropark siedano ad un tavolo con i consumatori e le istituzioni. Qualunque sia la battaglia da affrontare, noi non ci tiriamo indietro”.