Aversa, “I Concerti di Santa Cecilia”: appuntamento il 22 novembre al Teatro Cimarosa

di Redazione

Aversa (Caserta) – Al via la rassegna “L’arte in musica. I concerti di Santa Cecilia”. Si parte mercoledì 22 novembre, alle ore 20, al Teatro Cimarosa di Aversa, con il concerto del Quintetto con pianoforte in la minore Op. 30 di Jeanne Louise Dumont Farrenc, eseguito dai musicisti professionisti Rossella Claudia Graniero (violino), Concetta De Felice (viola), Vašek Petr (violoncello), Maylin Federico (contrabbasso), Giovanni Rea (pianoforte). – continua sotto – 

Ci sarà un omaggio al musicista aversano Niccolò Jommelli a cura degli allievi dell’Istituto comprensivo “Domenico Cimarosa” di Aversa: Domenico Fabozzi (primo flauto) e Aldo Diana (secondo flauto).  La serata sarà presentata da Maria Teresa Carpinone, musicista e attrice.

Il Gruppo Culturale “Danzando nel tempo” proporrà danze storiche ottocentesche in abiti d’epoca. L’evento include anche la recitazione di un monologo dedicato al tema della violenza contro le donne visto anche l’avvicinarsi del 25 novembre dal titolo: “Confusioni” di Alan Aykbourn che sarà interpretato dalla scrittrice e attrice Titti Spanò.

Non mancherà la solidarietà con “La musica di tutti: un omaggio per la mensa dei poveri” e con la presentazione di un progetto di restauro dell’organo della chiesa di San Francesco. Il Liceo Artistico “Leonardo da Vinci” ha curato la parte grafica. – continua sotto – 

La rassegna è nata da un’idea dell’associazione Artedonna (presieduta da Rachele Arena), con “Mirarte Palazzo Cascella” (presidente Rachele Romano); Danzando nel tempo (responsabile Rosario Forestiere); Coro femminile dell’Orientale (presidente professoressa Ilaria Falanga); Gruppo Fai Aversa (presidente Maria Giovanna Pezone); Lions Aversa Normanna (presidente Nicla Virgilio); Caritas (direttore Don Carmine Schiavone); Centro Danza Diana (direttori Diana Pagano e Mario Diligente); Cif (presidente Caterina Zapparrata); Associazione Amici di San Francesco (presidente Mariano Di Nardo); Liceo Artistico di Aversa (dirigente scolastico Margherita Montalbano; docente funzione strumentale Area Artistica, professoressa Rosalba Corvino, e Dipartimento di grafica, professor Francesco Capasso); Istituto Comprensivo “Domenico Cimarosa” di Aversa (dirigente scolastico Mario Autore); Associazione Convegni Beata Maria Cristina di Savoia (presidente Maria Lucia D’Amore); Aspic Caserta (presidente Angela Veneroso); Musidantea (direttrice Carmen Pommella); Tu donna (presidente Martina De Cristofaro).

L’obiettivo dei Concerti di Santa Cecilia è triplice. La rassegna, in primis, vuole essere un omaggio a Santa Cecilia, Patrona della Musica. Inoltre, si propone di ampliare l’offerta musicale in città e nel territorio facendo conoscere brani e musiciste poco conosciute o non conosciute affatto nelle nostre zone, vissute nel passato o contemporanee. E cerca di potenziare le pari opportunità in ambito musicale.

La donna musicista scelta per quest’anno è Jeanne Louise Dumont Farrenc, vissuta nell’800′. Jeanne-Louise Dumont Farrenc, nata nel 1804 in una famiglia d’artisti a Parigi, mostrò presto il suo talento musicale. Nonostante le sfide di genere del suo tempo, studiò con maestri rinomati e sposò il flautista Aristide Farrenc. Insieme, fondarono le Editions Farrenc e Louise ottenne successo come pianista e compositrice. La coppia ebbe una figlia, Victorine, anch’essa dotata nel pianoforte ma prematuramente scomparsa. Insegnò al Conservatorio di Parigi per oltre 30 anni, ma nonostante il successo, le sue composizioni, considerate troppo classiche e “troppo simili” a quelli di altri compositori, non ottennero pieno riconoscimento. Nonostante la sua celebrità, l’affermazione come compositrice fu difficile, ma contribuì significativamente alla musica antica. La sua carriera accademica al Conservatorio di Parigi, dove fu la sola donna insegnante, durò oltre 30 anni. Anche se apprezzata dagli esperti, fu dimenticata dopo la sua morte nel 1875. Il suo repertorio comprende 49 opere, e la sua composizione “Quintetto n.1 op.30” mostra la sua maestria nelle forme convenzionali e il suo sapore distintivo.

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