Aversa (Caserta) – La pioggia non ha fermato la cerimonia di consegna della bandiera italiana assegnata dal Ministero dell’Istruzione e del Merito all’istituto superiore “Osvaldo Conti” di Aversa, intitolato alla memoria del marinaio casertano medaglia d’oro al valor militare. – continua sotto –
Una folta rappresentanza di studenti e docenti ha accolto i bersaglieri dell’8° Reggimento e del 4° Reparto Comando e Supporti Tattivi di stanza alla Brigata “Garibaldi” di Caserta. Dopo la consegna del tricolore da parte del colonnello Valentino de Simone, vicecomandante della Brigata Garibaldi, alla dirigente scolastica Mena di Grazia, si è proceduto all’alzabandiera sulle note dell’Inno di Mameli eseguito dalla Fanfara dell’8° Reggimento Bersaglieri.
L’evento si è spostato nella sala teatro con gli interventi della dirigente di Grazia, del colonnello de Simone, della dottoressa Anna Aragosa (in rappresentanza della dottoressa Monica Matano, dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale di Caserta), delle vicepresidi Melina Cavallaccio, che ha organizzato e coordinato la manifestazione, e Mena Oliva, e di un gruppo di studenti che ha raccontato la storia del tricolore e rievocato le gesta di Osvaldo Conti che da adolescente, prima di arruolarsi all’età di 17 anni, frequentò la Regia Scuola di Avviamento al Lavoro nell’Abbazia di San Lorenzo che tempo dopo sarebbe diventata l’attuale istituto statale a lui intitolato.
Osvaldo Conti – Nato a Capua l’11 maggio 1915, è stato un militare e marinaio italiano, decorato di medaglia d’oro al valor militare alla memoria nel corso dell’Invasione italiana dell’Albania. Figlio di Biagio e Anna Delli Bovi, tra il 1928 e il 1930 frequentò la Regia Scuola di Avviamento al Lavoro presso l’abbazia di San Lorenzo di Aversa. All’età di 17 anni si arruolò volontario nella Regia Marina come allievo cannoniere armaiolo e, dopo aver seguito un corso di tre anni, ricevette la nomina a comune di prima classe. Mobilitato per le esigenze della guerra d’Etiopia, nell’ottobre 1935 si imbarcò sull’incrociatore pesante “Fiume” venendo promosso sottocapo cannoniere nel 1936 e sergente nel 1938. Nell’aprile 1939 partecipò alle operazioni per l’occupazione dell’Albania. Il giorno 7 sbarcò sulla spiaggia di Durazzo al comando di un plotone mitraglieri della compagnia da sbarco del “Fiume”, rimanendo ucciso nei combattimenti. La sezione di Capua dell’Unione Nazionale Sottufficiali Italiani porta il suo nome. – continua sotto –
Per onorarne il coraggio, con Regio Decreto del 22 maggio 1939, gli fu concessa la medaglia d’oro al valor militare alla memoria con la seguente motivazione: «Appartenente all’equipaggio del R. Incrociatore “Fiume”, prendeva parte alle operazioni di sbarco a Durazzo come caposquadra di un plotone mitraglieri. Durante l’azione, individuata di fronte a lui, fra l’imperversare del fuoco avversario, una mitragliatrice nemica, si slanciava senza esitare in avanti con la propria arma, trascinando con l’esempio i suoi uomini. Colpito quasi subito da una pallottola che gli forava una coscia, non interrompeva il fuoco e lo continuava con grande coraggio e fermezza anche dopo essere stato colpito una seconda volta. Non potendo più, per le ferite riportate, unirsi ai compagni che avanzavano verso l’avversario, continuava a sparare e ad incitare i suoi, finché non si abbatteva sulla mitragliatrice, fatalmente colpito alla testa. Esempio fulgidissimo di sereno e freddo coraggio e di sublime attaccamento al dovere. Durazzo, 7 aprile 1939». IN ALTO IL VIDEO