Aversa (Caserta) – Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha scelto l’istituto superiore “Osvaldo Conti” di Aversa, intitolato alla memoria del marinaio casertano medaglia d’oro al valor militare, quale destinatario della bandiera italiana. – continua sotto –
La cerimonia solenne sarà celebrata nella mattinata di giovedì 30 novembre nel cortile dell’istituto con indirizzo Professionale, Tecnico e Liceo Coreutico Danza e Teatro, diretto dalla professoressa Mena Di Grazia, alla presenza della Brigata Bersaglieri “Garibaldi” di Caserta.
Si comincerà alle ore 9 con lo schieramento degli studenti e della rappresentanza militare, per proseguire, alle 10, dopo l’arrivo delle autorità civili e militari, al passaggio simbolico della bandiera tricolore dal comandante della Brigata alla dirigente scolastica. Alle 10.15 alzabandiera e interventi delle autorità.
Osvaldo Conti – Nato a Capua l’11 maggio 1915, è stato un militare e marinaio italiano, decorato di medaglia d’oro al valor militare alla memoria nel corso dell’Invasione italiana dell’Albania. Figlio di Biagio e Anna Delli Bovi, tra il 1928 e il 1930 frequentò la Regia Scuola di Avviamento al Lavoro presso l’abbazia di San Lorenzo di Aversa. All’età di 17 anni si arruolò volontario nella Regia Marina come allievo cannoniere armaiolo e, dopo aver seguito un corso di tre anni, ricevette la nomina a comune di prima classe. Mobilitato per le esigenze della guerra d’Etiopia, nell’ottobre 1935 si imbarcò sull’incrociatore pesante “Fiume” venendo promosso sottocapo cannoniere nel 1936 e sergente nel 1938. Nell’aprile 1939 partecipò alle operazioni per l’occupazione dell’Albania. Il giorno 7 sbarcò sulla spiaggia di Durazzo al comando di un plotone mitraglieri della compagnia da sbarco del “Fiume”, rimanendo ucciso nei combattimenti. La sezione di Capua dell’Unione Nazionale Sottufficiali Italiani porta il suo nome. – continua sotto –
Per onorarne il coraggio, con Regio Decreto del 22 maggio 1939, gli fu concessa la medaglia d’oro al valor militare alla memoria con la seguente motivazione: «Appartenente all’equipaggio del R. Incrociatore “Fiume”, prendeva parte alle operazioni di sbarco a Durazzo come caposquadra di un plotone mitraglieri. Durante l’azione, individuata di fronte a lui, fra l’imperversare del fuoco avversario, una mitragliatrice nemica, si slanciava senza esitare in avanti con la propria arma, trascinando con l’esempio i suoi uomini. Colpito quasi subito da una pallottola che gli forava una coscia, non interrompeva il fuoco e lo continuava con grande coraggio e fermezza anche dopo essere stato colpito una seconda volta. Non potendo più, per le ferite riportate, unirsi ai compagni che avanzavano verso l’avversario, continuava a sparare e ad incitare i suoi, finché non si abbatteva sulla mitragliatrice, fatalmente colpito alla testa. Esempio fulgidissimo di sereno e freddo coraggio e di sublime attaccamento al dovere. Durazzo, 7 aprile 1939».