Aversa (Caserta) – Nella suggestiva cornice della “Sala della Pinacoteca” del Seminario Vescovile di Aversa sarà presentato, mercoledì 22 novembre, con inizio alle ore 17.30, il libro “Nostra vita nel tunnel del tempo sospeso”, scritto da Ermanno Corsi, Decano dei giornalisti campani, per rievocare le terribili giornate trascorse con il Covid 19. Edito nel luglio 2023 dalla Collana “Cinzia Santulli” per i tipi della Tipografia Bianco di Aversa, il testo analizza la nascita dell’epidemia da “corona virus”, osservandone lo sviluppo endemico, sia con riguardo alla Campania e all’Italia che con riferimenti all’Europa e al mondo. – continua sotto –
Organizzata in sette agili Capitoli, la pubblicazione, voluta dall’onorevole professor Paolo Santulli, presidente del “Centro di Studi e Ricerche Cinzia Santulli”, che coordinerà i lavori dell’interessante “pomeriggio culturale”, è un’accurata disamina di quel “tempo sospeso”, vissuto drammaticamente dalle popolazioni, ritrovatesi all’improvviso a trascorrere la loro vita in una sorta di “tunnel” di cui non si intravedeva la fine.
Confortata dalle adesioni delle Associazioni: Aversa Donna, Fidapa, Lions Club, Convegni di Cultura Maria Cristina di Savoia, Panathlon International Club Terra di Lavoro, Rotary Club Terra Normanna e Soroptimist Club Aversa, la manifestazione beneficerà degli interventi del Vescovo di Aversa Mons.Angelo Spinillo, della Dott.ssa Stefania Fornasier, Direttore Sanitario dell’Ospedale G. Moscati di Aversa e del Dott. Nicola Graziano, Magistrato.
Le pagine sono impreziosite dalla prefazione dell’onorevole Santulli che, sottolineando come la pandemia abbia messo a dura prova la capacità di “resilienza” della gente, auspica il passaggio dalla società dell’avere a quella dell’essere. Questa è la maniera efficace per poter convivere tra “diversi” sul pianeta Terra, che è ormai diventato un “villaggio globale”, del quale tutti dobbiamo prendere vigile coscienza se si vuole scongiurare la catastrofe ed evitare di ripetere gli errori che ci hanno condotto alla pericolosa situazione attuale. – continua sotto –
Non a caso Corsi, da esperto divulgatore e scrittore puntuale, ha rimarcato nella “quarta di copertina” che le riflessioni, svolte in forma di diario, sulle sofferenze patite e sulle limitazioni delle libertà personali, devono servire a far cambiare il nostro modo di vivere, facendoci diventare “soggetti non passivi di fronte al futuro”. Se non si acquista questa “forma mentis”, c’è il rischio immanente che “nuovi egoismi, povertà e divari” facciano perdere “lo straordinario valore della nostra esistenza”, che, a pena di una sua sparizione, non potrà non essere altro che “consapevole e responsabile”, onde attuare uno “stile di vita “rispettoso dell’ambiente e non nocivo per la natura, gli animali e noi stessi.