Cesa (Caserta) – È stato revocato l’affidamento dei lavori alla società Costruzioni Generali Sud srl con sede in Napoli. L’attuale Responsabile dell’Area Lavori Pubblici, architetto Giacomo Petrarca, con proprio provvedimento, ha disposto la revoca sulla base dell’avvenuto sequestro preventivo della società. La Cgs aveva, a seguito di procedura di interpello, manifestato la disponibilità a svolgere i lavori di riqualificazione di via Prolungamento Fasci Siciliani che, in particolare, prevede la realizzazione di una fogna. – continua sotto –
“E’ questa una opera che non ‘trova pace’. – spiega il sindaco Enzo Guida – Dopo l’espletamento della gara, i lavori furono vinti da una impresa che, nel corso della esecuzione, ebbe a subire un sequestro preventivo. Dopo aver ottenuto il dissequestro, ci fu l’interdittiva antimafia e poco dopo la rinuncia all’appalto. Nel frattempo, i lavori sono iniziati e si sono fermati, con grande disagio, soprattutto, per i residenti”.
Il precedente responsabile dell’Area Tecnica, ingegner Piero Cappello, ebbe ad avviare una procedura di interpello, chiedendo a tutte le ditte che avevano partecipato alla gara, se vi era la disponibilità ad eseguire i lavori. La Cgs ed un’altra ditta manifestavano questa disponibilità, solo che la prima affermava di voler fare il lavoro alle condizioni offerte dalla originaria vincitrice, mentre l’altra chiedeva una revisione dei prezzi. L’ingegner Cappello affidava i lavori alla Cgs e l’altra ditta presentava ricorso al Tar che rigettava la sospensiva e, per il momento, ritiene corretto l’operato del dirigente.
“Occorre precisare – aggiunge il sindaco – che la gara si è tenuta alcuni anni fa, quando il comune di Cesa non aveva alcun rapporto di collaborazione con l’ingegner Cappello, quando il responsabile era l’ingegner Massaro. La Cgs partecipa a quella gara, non vince, ed è per questo che, a fronte della rinuncia della vincitrice, viene invitata a manifestare la disponibilità a svolgere il lavoro”. – continua sotto –
Gli ultimi eventi riguardano l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, da parte del gip del Tribunale di Napoli, a carico dell’ingegner Cappello, per fatti risalenti al 2019, quando questi prestava servizio a Calvi Risorta. “In quel procedimento è coinvolta anche la società Cgs, appunto oggetto di sequestro – fa sapere Guida – ma Cesa cosa c’entra nulla, l’Amministrazione Comunale non c’entra nulla, i fatti di Calvi Risorta non sono collegati con Cesa”.