Il presidente della Provincia di Caserta, Giorgio Magliocca, è stato nominato membro del gruppo Brass-G, The Better Regulation and Active subsidiarity Steering Group (Gruppo direttivo per il miglioramento della regolamentazione e la sussidiarietà attiva) del Comitato europeo delle regioni (Cdr), come componente per la Previsione Strategica. – continua sotto –
La nomina arriva mentre il presidente Magliocca è impegnato proprio a Bruxelles nella seduta Plenaria del Comitato europeo delle regioni, in svolgimento da ieri presso la sede del Parlamento Europeo. Lo scorso mese di ottobre Magliocca era stato relatore del Parere su “La previsione strategica quale strumento per la governance dell’Ue e per legiferare meglio”, poi approvato all’unanimità nell’ultima sessione plenaria del Cdr.
“Sono davvero emozionato per questa nuova nomina – ha detto Magliocca – che premia il grande lavoro portato avanti in questo anno sul tema della Previsione Strategica. In pratica, come rappresentanti delle amministrazioni locali di tutta Europa intendiamo rivendicare un ruolo ancora maggiore nella valutazione delle politiche cruciali per il futuro dei nostri cittadini e, in particolare, nel miglioramento e nel rafforzamento dell’attività strategica di previsione dell’Unione europea. Sono sempre più orgoglioso di rappresentare l’Italia, la Campania e la Provincia di Caserta qui a Bruxelles al Comitato europeo delle regioni”.
Magliocca è membro del Comitato europeo delle regioni dal gennaio 2020, in cui ha aderito al Ppe (Partito popolare europeo). È già componente delle commissioni Civex (Cittadinanza, governance, affari istituzionali ed esterni) e Sedec (Politica sociale, istruzione, occupazione, ricerca e cultura). – continua sotto –
Il Comitato europeo delle regioni – Il Comitato europeo delle regioni (CdR) è l’Assemblea dei rappresentanti regionali e locali di tutti i 27 Stati membri dell’Unione europea. Istituito nel 1994 in seguito alla firma del Trattato di Maastricht, ha il compito di coinvolgere nel processo decisionale dell’UE gli enti regionali e locali e di informarli sulle politiche dell’Ue. Il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione europea consultano il Cdr in relazione alle politiche europee che hanno un’incidenza sulle regioni e sulle città. Per far parte del Cdr, ognuno dei 329 membri e 329 supplenti.