Aversa (Caserta) – La consultazione elettorale che dovrà designare il nuovo sindaco di Aversa sarà una vera e propria battaglia fra partiti presenti nel governo nazionale e liste civiche che, a quanto pare, potranno pesare moltissimo nel determinare il numero di voti necessari per l’elezione del primo cittadino. – continua sotto –
Valutando le percentuali di voto dell’ultima battaglia elettorale e delle precedenti appare evidente che per vincere la corsa saranno necessari dai 14mila ai 16mila voti. Un volume di fuoco che chi fa riferimento ai partiti presenti nel governo nazionale non possiedono e di conseguenza dovranno necessariamente fare ricorso al supporto delle liste civiche. E qui casca l’asino. Perché, ad oggi, il numero di civiche che sembra essere particolarmente alto è destinato ad aumentare giacché, come il passato insegna, al di là dei nomi delle liste altisonanti, tutti dedicati alla città di Aversa per dimostrare di averne a cuore gli interessi, l’unico interesse di tanti che partecipano ad una lista civica sembra quello prettamente personale.
Quanto alla situazione che si va delineando al momento, il centrodestra conta su 4 partiti nazionali e 6 liste civiche che, se non cambiano bandiera, hanno dichiarato di essere vicine al centrodestra. Ma per questa coalizione c’è la lotta sulla candidatura a sindaco. Una parte punta su Antonio Farinaro, ma si dice che andrebbe bene chiunque sia disposto a fare da “sindaco immagine”, pronto a cogliere i suggerimenti del gruppetto che lo sostiene. Un’altra parte è rappresentata da Fratelli d’Italia, Lega e Noi Moderati che afferma di voler sostenere Alfonso Oliva creando così una divisione del centrodestra.
Non va meglio nella coalizione di centrosinistra che ad oggi sembra formata da Pd, Movimento 5 Stelle, Centro Democratico di Tabacci ed una serie di liste civiche già presenti in passato come la Politica che serve, Obiettivo Aversa e il Movimento insieme per Aversa. Un centrosinistra che appare diviso perché Alfonso Golia è convinto di poter riottenere la candidatura a sindaco, ambita da altri esponenti del Pd, come Marco Villano, che, per il momento, resta a guardare nella speranza di poter scegliere tra la candidatura a sindaco e quella a consigliere regionale per la tornata elettorale del 2025, così da occupare eventualmente il posto lasciato vuoto nella casella del Pd Casertano dall’elezione alla Camera dei deputati di Stefano Graziano. – continua sotto –
Infine, c’è un centro anomalo formato, per ora, da 8 liste civiche che non farebbero riferimento ad un partito nazionale ma al sostegno dei cosiddetti “grandi elettori”, quelli che i voti ce l’hanno e che, da chi faranno eleggere, in cambio si aspettano di realizzare gli obiettivi che si saranno prefissi.