Elezioni Gricignano, incontro “atipico” tra Pd e Fdi. Tessitore “smuove le acque stagnanti” e scoppia la bagarre

di Antonio Taglialatela

Gricignano (Caserta) – Partiti politici e movimenti civici sono alle prese con le “manovre” in vista della campagna elettorale per le amministrative 2024. Al momento di alleanze nemmeno l’ombra, solo qualche segnale di intesa su “punti programmatici” che, tuttavia, poggiano sostanzialmente sulla retorica e argomentazioni generiche, di quelle che per scriverle basta scopiazzare sul web o, come è pratica sempre più comune, utilizzare qualche software di intelligenza artificiale. – continua sotto –  

Parafrasando qualche “veemente” commentatore sui social, sembra che l’unico obiettivo di chi è in gioco sia in effetti quello di “fare il sindaco o la sindachessa”, ossia assurgere al potere. Punto. Tutto il resto, e per “resto” intendiamo le proposte (concrete) per la crescita della comunità e la risoluzione delle problematiche, molte annose, che la attanagliano, quindi l’interesse dei cittadini, appare “superfluo”.

Ma qualcosa di “sorprendente”, forse caso unico in Italia, è accaduto: un incontro tra Partito Democratico e Fratelli d’Italia per valutare, parole testuali riportate in una nota diffusa dai Dem, “la fattibilità di un percorso amministrativo comune” nell’ambito di un’ipotetica coalizione che dovrebbe accorpare anche altre realtà politiche e associative.

L’appuntamento tra i rappresentanti territoriali del partito di Schlein e quello della premier Meloni si è tenuto qualche giorno fa, nella serata del 14 novembre, nella sede del Pd, alla presenza dei vertici dei Dem, tra cui il segretario Giammaria Ledda e il presidente Antonio Guida, insieme al direttivo, iscritti e simpatizzanti, e di una delegazione di Fdi guidata da Michela Caiazzo, ex vicesindaco, poi dichiaratasi indipendente in Consiglio dopo i netti contrasti sorti col sindaco Vincenzo Santagata e la sua maggioranza. Presente anche l’ex sindaco e consigliere di opposizione Andrea Moretti. – continua sotto –  

Tralasciando alcuni dettagli della nota diramata dal Pd a margine dell’incontro, – praticamente l’ennesima che parla di “macchina comunale”, “ambiente”, “migliore vivibilità” e bla bla bla, che come al solito non affronta una problematica specifica (e ce ne sarebbero tante su cui dibattere e confrontarsi) inerente il territorio – interessante risulta solo il finale, quando si parla di “tradurre le buone intenzioni in concrete e tangibili azioni amministrative” e di “un percorso amministrativo comune”.

Ma la discussione, al netto di quanto comunicato ufficialmente dalle parti, non è stata tutta rose e fiori (e consuete frasi ad effetto ed aforismi vari, aggiungiamo). C’è chi ha provato, come l’avvocato Nicola Tessitore, storico esponente della sinistra locale e dirigente del Pd, a parlare di problemi reali che interessano i cittadini. Non gli è andata tanto bene, come fa sapere il diretto interessato: “Più di uno dei presenti ha cercato di spostare la discussione sugli eventuali accordi con altre forze sociali, c’è stata un po’ di bagarre”. Gli animi si sono ancora più agitati quando Tessitore ha chiesto alla delegazione di Fdi qual è stato il motivo della rottura tra i meloniani e il circolo Gricignano Viva che fa riferimento al capogruppo dell’opposizione Vittorio Lettieri.

Prima di continuare, un piccolo riassunto: Viva e Fratelli d’Italia si erano incontrati qualche mese fa, valutando un eventuale accordo per le amministrative ma il giorno dopo, su un quotidiano locale, apparivano dichiarazioni, a nome di Fdi, che parlavano di Caiazzo candidata sindaco con il benestare di Viva che, a stretto giro, tramite il presidente Giacomo Di Ronza, smentiva e invocava chiarimenti, mai giunti, dai meloniani; da lì il dialogo si è interrotto. – continua sotto –  

Tornando alla domanda di Tessitore, la riposta ricevuta da Fdi è che doveva “chiederlo a Gricignano Viva”. “In quel momento – spiega il dirigente del Pd – qualcuno ha preso la palla in balzo per tentare di organizzare quanto prima un incontro tra Pd e Viva, ma con quest’ultima noi già ci siamo incontrati. Aumentavano gli umori agitati dei presenti, tra cui anche da parte di alcuni rappresentati del Pd che, indirettamente, manifestavano l’intenzione di organizzare subito questo secondo incontro con Viva. Tra brusii e confusione si sentiva anche dire, da parte di più di un presente, che si doveva fare prima un accordo con le gambe più solide della formanda coalizione e poi andare a discutere con i restanti circoli, tra cui il Comitato #NoBiodigestore”. Tessitore, però, reclamava il rispetto degli impegni presi da parte del Pd, ossia di concludere prima la consultazione con altri gruppi e poi magari ripartire con incontri suppletivi, in primis con Viva. Il nervosismo era palpabile, fino a che Fdi lasciava la riunione ritenendo, come riferito da Tessitore, che fosse una “questione interna al Pd”.

“Trovo abbastanza inaccettabile e riduttivo – commenta l’avvocato – il fatto che la delegazione di Fdi non solo si è rifiutata di informarci sui motivi della rottura con Viva ma anche che alla fine ci ha abbandonato pur sapendo che si discuteva su principi di democrazia e di trasparenza che loro avrebbero dovuto subito chiarire e difendere, evitando di lavarsene le mani. E’ veramente assurdo che il Pd dovrebbe andare a sprecare una riunione con Viva al solo fine di potere avere un’informazione che poteva fornirci Fdi. Una delusione, un pessimo modo – conclude Tessitore – di chiudere una buona riunione con una minima discussione politica”. Insomma, almeno dal “compagno” Tessitore è giunto un barlume di concretezza politica nel mare di inconcludenza e fumosità in cui sta naufragando da mesi il dibattito politico che interessa le prossime amministrative.

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