L’ex collaboratore di Gina Lollobrigida, Andrea Piazzolla, è stato condannato a tre anni di carcere per circonvenzione d’incapace. L’uomo è accusato di aver sottratto fondi, per un valore di 10 milioni di euro, alla grande attrice scomparsa a gennaio. – continua sotto –
“Un giudice estremamente preparato del tribunale di Roma ha riconosciuto la ragionevolezza delle nostre ipotesi e finalmente è stata fatta giustizia”, ha dichiarato l’avvocato della famiglia Lollobrigida. L’accusa chiedeva una condanna a 7 anni e mezzo di carcere. Nei confronti di Andrea PIazzolla la procura di Roma aveva sollecitato una condanna a 7 anni e 6 mesi di carcere.
Il giudice di piazzale Clodio, inoltre, ha stabilito per l’ex collaboratore anche una multa di mille euro e il sequestro dei suoi beni mobili e immobili: dovrà corrispondere una provvisionale immediatamente esecutiva di mezzo milione di euro a favore delle parti civili. Il tribunale ha anche stabilito la possibilità di una pena alternativa ai servizi sociali. Disposto il dissequestro della villa sulla Appia Antica.
“Sono stato testimone negli ultimi anni di vita di Gina Lollobrigida quanta stima e affetto aveva per Andrea Piazzolla. Prendo atto della sentenza e come tutte le sentenze la rispetto. Ma non credo si possa parlare di una vittoria da parte dell’accusa. Di certo mi spiace per Gina che ha sempre sostenuto che Piazzolla era molto importante per lei”, ha commentato Angelo Perrone, storico amico dell’attrice. – continua sotto –
Dopo la sentenza il figlio di Gina Lollobrigida, Milko Skofic, ha affermato: “E’ comunque un dolore, ma la sentenza fa giustizia. La verità è che però non si doveva proprio arrivare a questo. Si tratta di una vicenda amara che non doveva proprio succedere. Sono arrivato psicologicamente svuotato alla sentenza e rimpiango tutto il tempo che ho perso e al fatto che non potuto stare accanto a mia madre”.
“Credo di essere stato l’unico che si è preso cura di lei con amore e continuo a farlo. Non ho mai visto nessuno a Subiaco (dove l’attrice è sepolta, ndr) il figlio, il nipote o il presunto marito”, ha detto Andrea Piazzolla davanti ai giudici dell’ottava sezione penale del tribunale in sede di dichiarazioni spontanee.