Giugliano (Napoli) – I carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Giugliano in Campania hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal gip del Tribunale di Napoli Nord, su richiesta della locale Procura, a carico dei coniugi A.G., 44 anni, e G.D., di 48. – continua sotto –
Gli indagati sono gravemente indiziati per essere gli esecutori materiali di truffa ai danni di un anziano pensionato di 91 anni, poi aggravatasi in estorsione.
La coppia di coniugi, dapprima carpendo la buona fede dell’anziano, conosciuto grazie al lavoro di collaboratrice domestica della donna, e successivamente raggirandolo, ha estorto alla vittima circa 40mila euro, sfruttando la sua vulnerabilità, anche con reiterate minacce.
Le modalità esecutive dell’elargizione di denaro variavano. In un primo momento, la donna si faceva consegnare una carta, intestata al 91enne, dalla quale prelevava direttamente delle somme di danaro ogni mese; successivamente, insieme al marito, aveva raggirato l’anziano convincendolo a lasciare i soldi nella cassetta postale della sua abitazione; ed infine, tramite minacce reiterate, consistite nel farlo contattare da un tale usuraio di nome “Rosario”, additato dalla coppia di malfattori come “molto pericoloso”, ottenevano nuove consegne di denaro. – continua sotto –
Le indagini hanno consentito di accertare la responsabilità della coppia, partendo dall’analisi di una querela sporta dai figli dell’anziano che si sono accorti degli atteggiamenti sospetti e dello stato d’animo del padre, sempre più turbato e scosso.
In particolare, a seguito di attività investigativa, “web patrolling” (informazioni acquisite dal web), nonché servizi di osservazione e pedinamento, si è giunti alla localizzazione del loro domicilio non dichiarato.
Una volta individuata la principale indagata, il riconoscimento svolto dall’anziano in sede di sommarie informazioni ha reso inequivocabile l’esito delle indagini. La Procura della Repubblica di Napoli Nord ha anche disposto il sequestro dei conti correnti degli indagati, al fine di recuperare parte dei soldi sottratti alla vittima.