Il carcinoma prostatico è diventato nell’ultimo decennio il tumore più frequente nella popolazione maschile dei paesi occidentali. Ogni anno colpisce 37mila uomini, circa un uomo su otto. Attualmente sono 564mila gli uomini viventi in Italia dopo una diagnosi di tumore alla prostata. Sono solo alcuni dei numeri emersi durante il convegno Androday, organizzato annualmente dalla Fondazione Pro Ets, presieduta da Vincenzo Mirone, che si tenuto al “Vulcano Buono” di Nola. – continua sotto –
Durante l’evento, organizzato nel mese in cui ricorre la Giornata Internazionale dell’Uomo, patrocinata dall’Unesco, si è discusso su come affrontare il carcinoma prostatico che ogni anno uccide quasi 7mila uomini. Per questo occorre la prevenzione, declinata anche in tre giorni di visite gratuite in un camper collocato all’interno della struttura di Nola. I contributi al convegno di Corrado Franzese, presidente società italiana di urologia territoriale, e Paolo Verze, professore di urologia all’Università di Salerno.
Tre sono le parole chiave per combattere il tumore alla prostata: familiarità, alimentazione e maleducazione sentimentale. Come ha evidenziato il professore Mirone, il cancro alla prostata ha un’ereditabilità stimata del 58%, uno dei più alti tra i tumori più incidenti.
All’iniziativa hanno preso parte anche l’amministratore delegato del Vulcano Buono, Francesco Furino, e Maria Luisa Iavarone, presidente associazione “Artur”, con il sindaco di Nola, Carlo Buonauro. IN ALTO IL VIDEO
