“Da quando esiste l’euro non c’è mai stato un aumento così forte e così deciso dell’inflazione. Il Partito Democratico ha presentato un ddl apposito proprio su questo tema. Questo disegno di legge assume l’idea che non si possa semplicemente continuare ad accusare la BCE. Ma ci sono cose concrete da fare. In particolare abbiamo proposto 5 misure. Due di esse puntano a sterilizzare l’aumento delle rate dei mutui, una in interviene per aiutare i mutuatari maggiormente colpiti dall’aumento a partire da luglio 2022 e altre due guardano al futuro e ampliano la platea dei mutuatari che possono avere una garanzia o un’agevolazione”. Lo ha dichiarato Sandra Zampa (senatrice del Pd in Commissione Affari Sociali, Sanità e Lavoro a Palazzo Madama) nel corso del Cnpr forum “Mutui e prestiti al palo per colpa dei tassi: Il bilancio delle famiglie è sotto stress”, promosso dalla Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili, presieduta da Luigi Pagliuca. – continua sotto –
“Prevediamo inoltre di istituire un fondo ad hoc per il sostegno alle imprese e alle famiglie che hanno subito un aumento di rate. La dotazione di questo fondo – ha aggiunto Zampa – è prevista attualmente in 500 milioni di euro per il 2023 e 500 milioni di euro per il 2024 con la possibilità di agire subito nella legge di Bilancio che ci stiamo avviando a discutere e a portare presto in Aula”.
Secondo Alessandro Cattaneo (deputato di Forza Italia nella Commissione Parlamentare per le Questioni Regionali) “occorre fronteggiare i maxi-tassi di interesse per mutui e prestiti agendo sia a livello europeo che sul piano nazionale. Dobbiamo dissuadere l’Europa dal proseguire con questa politica di aumento dei tassi. L’inflazione va risolta in altro modo, ad esempio lavorando sul tema dell’energia, raffreddando i prezzi e puntando all’autosufficienza. Non possiamo non tener conto degli effetti distorsivi e dannosi dell’aumento dei tassi che si ripercuotono su piccole e medie imprese e famiglie. L’Italia con il suo tessuto industriale – ha continuato Cattaneo – è particolarmente esposta. Il vicepremier Tajani in Europa è più volte intervenuto su questo punto. Bisogna mettere in protezione chi non ce la fa a causa di oggettivi elementi di fragilità. Altro punto è la difficoltà di reperire liquidità. E’ vero che ci sono buoni indicatori nel settore della capacità di spesa del pubblico, grazie al Pnrr, e ci sono settori che vanno bene come il turismo, ma la priorità è sostenere le pmi rifinanziando nella legge di bilancio i fondi dedicati”.
Sulle difficoltà delle famiglie italiane è intervenuto Andrea Quartini (Vicepresidente della Commissione Parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia): “Il carovita e il caro mutui stanno mettendo in ginocchio milioni di famiglie e le risposte non possono essere quelle di manovre recessive e di austerità come sta facendo questa maggioranza. Il M5s ha sempre detto che di fronte al rischio di collasso economico per le famiglie ci potevano essere delle soluzioni. Fra queste quella di tassare chi speculativamente ha guadagnato in questa fase di recessione. Mi riferisco per esempio a tutto il sistema bancario, abbiamo visto mutui che sono cresciuti fino al 75%, quindi le banche hanno fatto degli extraprofitti. Bisognava intervenire con una vera tassazione degli extraprofitti – ha rimarcato Quartini – non come ha fatto questo governo a scopo puramente propagandistico. Si poteva prevedere la tassazione agli extraprofitti energetici, quelli in ambito farmaceutico per chi ha guadagnato durante la pandemia, quelli assicurativi. Addirittura, potremmo tassare gli extraprofitti legati alla produzione di armi. Da questo punto di vista si tratta di fare delle scelte politiche se si vuole aiutare chi è in difficoltà”. – continua sotto –
Rispetto all’aumento dei tassi Francesco Saverio Romano (parlamentare di Noi Moderati in Commissione Bilancio a Montecitorio) ha evidenziato: “Abbiamo chiesto l’istituzione di una commissione d’inchiesta per l’aumento dei prezzi e l’aumento dei tassi che non sempre sono stati giustificati dall’aumento della Bce. Abbiamo riscontrato come le banche abbiano aumentato i tassi dei mutui ma non abbiano mai toccato i tassi che devono ai propri clienti sui depositi bancari. Il governo deve essere incisivo nei confronti della Bce perché il nostro tessuto economico, fatto per lo più di pmi, non può consentirsi ulteriori rialzi. Le famiglie italiane, che fortunatamente sono spesso proprietarie della prima casa, si sono indebitate con costi eccessivi. Il tasso d’interesse – ha sostenuto Romano – fa accrescere ulteriormente il nostro debito rendendo più difficile riequilibrare la situazione. Sul fronte della liquidità, dopo pandemia e tensioni geopolitiche, ravvisiamo serie difficoltà per le aziende che si aggiungono alla contrazione della domanda. Il loro fallimento significa fallimento per l’Italia, posto che la stragrande maggioranza di queste realtà hanno dimensione familiare”.
Il punto di vista dei professionisti è stato espresso da Mario Chiappuella (commercialista e revisore legale dell’Odcec di Massa Carrara): “Le famiglie italiane alle prese con i maxi-tassi di interessi di mutui e prestiti sono in difficoltà e vanno aiutate. Non si può andare avanti ulteriormente mettendo in seria crisi il tessuto economico e sociale del Paese. Anche le piccole e medie imprese, che costituiscono la spina dorsale della nostra economia, rischiano di rimanere schiacciate sia dall’aumento incontrollato dei costi di produzione sia dalla difficoltà di accesso alla liquidità. Di fronte a questo scenario servono misure urgenti e concrete da parte del Governo a sostegno della crescita del Paese che vive un momento preoccupante. Tanti i settori produttivi in crisi e mercati a rilento che non ci vedono proiettati verso un futuro prospero.
Le conclusioni sono state affidate a Paolo Longoni (consigliere dell’Istituto Nazionale Esperti Contabili): “C’è una situazione estremamente preoccupante per quanto riguarda la crescita dei tassi d’interesse sui mutui che provoca due effetti. Il primo ci dice che c’è un calo di richieste di mutui ipotecari per l’acquisto di immobili che supera il 30 per cento. Quindi va fermandosi il mercato delle vendite immobiliari. La seconda è che i mutui variabili che tanti hanno fatto negli anni passati a tassi bassi con questa crescita notevole dei tassi d’interesse sono diventati spesso difficilissimi da sostenere. A mio avviso l’intervento che si rende necessario è quantomeno stabilire un tetto massimo di crescita del tasso dei variabili per evitare che la crescita diventi indiscriminata e porti a conseguenze nefaste. Dalla crescita dei tassi d’interesse come problema che interessa le famiglie siamo passati ai tassi d’interesse che affliggono la circolazione della liquidità per le imprese. Bisogna prendere atto – ha osservato Longoni – che una politica monetaria restrittiva che viene posta in essere dalle autorità monetarie, in questo caso la Banca Centrale Europea, è diretta a contenere un fenomeno molto pericoloso che è l’inflazione e mira a un calo dei prezzi internazionali per evitare che il fenomeno inflazione diventi una spirale senza fine”. Nella foto, da sin., in senso orario, Zampa, Cattaneo, Quartini e Romano